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Il coronavirus e la necessità del sostegno a imprese e banche

Secondo Bankitalia la crisi non solo sanitaria conseguente al coronavirus mette in luce il fabbisogno di liquidità delle imprese e accentua le fragilità del sistema bancario

di Redazione

Secondo Bankitalia, in audizione davanti alla Commissione Parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario, la crisi conseguente all’emergenza sanitaria del coronavirus potrebbe accentuare gli elementi di fragilità già presentati dalle banche. Infatti, riporta la presentazione dell’Iniziative della task force per la liquidità del sistema bancario nell’emergenza sanitaria, “è possibile che le azioni poste in essere dal Governo e dalle autorità di vigilanza non siano sufficienti a permettere loro di sostenere le conseguenze economiche della pandemia”, in tal caso -come per gli altri tipi di imprese- deve essere valutata l’opzione di un sostegno pubblico anche per le banche.

Le conseguenze gravi dell’emergenza si riscontrano anche sul settore reale, non solo finanziario: sulla base delle valutazioni della Banca, la chiusura ha comportato un calo della produzione industriale -già certificato dall’Istat per il mese di febbraio- pari al 15%. L’impatto del coronavirus sull’economia ha anche fatto calare drasticamente l’Indice PMI che per quanto riguarda l’Italia, nel mese di marzo è sceso a 20,2 punti -il minimo dal 1998, anno di inizio della rilevazione-.

Inoltre, a causa delle restrizioni e delle chiusure, l’improvvisa riduzione, o in casi peggiori la totale assenza, del reddito intaccherà in modo significativo i consumi privati. In conseguenza quindi del brusco calo delle vendite le imprese registreranno un deterioramento delle condizioni di liquidità: secondo le stime proposte da Bankitalia al netto dell’effetto positivo di alcune misure del decreto Cura Italia, tra marzo e luglio il fabbisogno aggiuntivo di liquidità delle imprese potrebbe raggiungere i 50 miliardi di euro, inasprendo così le problematiche di alcuni segmenti del sistema bancario.

Sarebbe quindi necessario il dispiegamento rapido delle misure adottate dal governo per contrastare le conseguenze della crisi sul settore produttivo, ma anche cautela da parte delle imprese nel valutare il rischio dei soggetti richiedenti prestiti. Al fine di conciliare le due attuali esigenze e di facilitare i controlli da effettuare a posteriori, Bankitalia propone ad esempio di introdurre “modalità di tracciamento dei finanziamenti erogati, quali l’obbligo di convogliare i finanziamenti con garanzia pubblica su conti dedicati”.

 

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