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Le regole per ripartire dopo il lockdown

Esercenti e clienti sono tenuti al rispetto delle misure di sicurezza. Il difficile equilibrio tra l’esigenza di riaprire e il contenimento della diffusione del virus

di Redazione

Oggi, lunedì 18 maggio, è la giornata delle riaperture per tutti gli esercizi commerciali che hanno dovuto interrompere la loro attività a causa delle misure di contenimento del contagio da coronavirus. La conferenza delle regioni e delle province autonome, in continuità con le indicazioni date a livello nazionale dal Dpcm del 16 maggio, ha comunicato le “Linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive” in cui illustra le schede tecniche specifiche per far ripartire ogni settore in sicurezza.

In linea generale le direttive prevedono per tutte le attività il distanziamento sociale di un metro, la disponibilità di prodotti igienizzanti, la necessità della prenotazione per evitare assembramenti e code da attesa, l’uso di mascherine per personale e clienti, la possibilità per gli esercenti di misurare la temperatura corporea ai clienti, e l’obbligatorietà di un’adeguata comunicazione alla clientela delle misure di prevenzione adottate e da rispettare.

Bar e ristoranti potranno riaprire assicurando la distanza di un metro tra i clienti e tra le sedute, anche se si consiglia di privilegiare – se possibile – gli spazi esterni. La regione Campania ha deciso però di precisare che la distanza di un metro sia da calcolare tra tavoli e non tra clienti. Le regole impongono anche un cambio della consumazione: i buffet sono vietati e la consumazione al banco è consentita solo se è garantito il distanziamento sociale. Personale e clienti – se non quando sono seduti al tavolo – dovranno indossare la mascherina e al termine di ogni servizio gli utensili e il tavolo dovranno essere igienizzati.

Per quanto riguarda gli stabilimenti balneari è necessaria la prenotazione, e mantenere un distanziamento tra le persone di almeno un metro, anche se la disposizione degli ombrelloni deve garantire una superficie di dieci metri quadrati per ombrellone. Le attrezzature da spiaggia devono essere disinfettate ad ogni cambio di persona, mentre nel caso non si trovino nel posto ombrellone devono essere distanziate tra loro di almeno un metro e mezzo. Per quanto riguarda gli sport in spiaggia sono vietate le attività ludico sportive che comportano assembramenti, mentre gli sport individuali possono essere praticati purché si mantengano le misure di distanziamento interpersonale.

Le strutture ricettive dovranno garantire le distanze di sicurezza in tutti i luoghi comuni e differenti percorsi per l’entrata e l’uscita, la stessa cosa dovrà essere possibile negli ascensori. È obbligatoria una frequente pulizia di tutti gli ambienti e ogni oggetto fornito al cliente dovrà essere disinfettato prima e dopo ogni utilizzo così come il piano di lavoro e la reception.

Gli addetti alla cura della persona – quindi parrucchieri, barbieri ed estetisti – potranno, se possibile, delimitare con delle barriere l’area di lavoro, invece dovranno obbligatoriamente ridisegnare gli spazi per assicurare un metro di distanza tra le postazioni e in generale tra i clienti, che comunque potranno sostare all’interno del locale solo per la durata del trattamento. L’operatore, e il cliente quando possibile, per tutta la durata del trattamento dovrà indossare visiera protettiva, mascherina FFP2, guanti e grembiule. È inoltre ovviamente necessario assicurare la pulizia e disinfezione di tutte le superfici di lavoro e delle attrezzature dopo ogni cliente.

Per quanto riguarda il commercio a dettaglio, i negozianti devono regolare l’accesso in base al numero dei clienti per poter mantenere le distanze all’interno del negozio. Sia clienti che personale dovranno sempre indossare le mascherine. Nel caso di negozi di abbigliamento devono essere forniti al cliente guanti monouso così da poter toccare i vestiti.

Le piscine e le palestre potranno riaprire dal 25 maggio, intanto le direttive delle regioni predispongono che si decida un programma delle attività tramite prenotazione e la regolamentazione di accessi in modo da evitare assembramenti e che negli spazi comuni e negli spogliatoi sia assicurato il distanziamento di un metro.

Nello specifico per le piscine la densità di affollamento in vasca è calcolata con un indice di 7 mq di superficie di acqua a persona e si dovrà sempre assicurare l’efficacia dei trattamenti dell’acqua. Mentre per le palestre la distanza minima da mantenere è di un metro se non si svolge attività fisica e di due metri durante l’attività. In ogni caso attrezzi, macchinari dovranno essere disinfettati dopo ogni utilizzo e si raccomanda di riporre gli effetti personali in sacchetti monouso prima di riporli negli armadietti.

 

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