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Emergenza Covid-19: cosa preoccupa maggiormente gli italiani?

Sondaggio Tecnè per Tgcom24: rispetto a marzo, oggi emergono soprattutto preoccupazioni relative alla sfera economica. Il 36% degli intervistati teme un reddito più basso a maggio

di Redazione

Rispetto al mese di marzo, quando l’emergenza sanitaria era nel pieno del suo sviluppo, oggi le preoccupazioni degli italiani sembrano orientate piuttosto sulle conseguenze economiche della pandemia: risponde in questo modo il 64% degli intervistati dall’istituto Tecnè nel sondaggio per Tgcom24 diffuso il 26 maggio, mentre nel confronto con marzo diminuisce la quota di quanti si dicono preoccupati soprattutto per i rischi familiari.

L’80% degli intervistati da Tecnè ritiene che la maggior parte di negozi, bar e ristoranti (esclusi centri commerciali e grande distribuzione alimentare) siano aperti nella propria zona di residenza. Il 12% risponde metà aperti e metà chiusi e solo l’8% risponde per la maggior parte chiusi. Nella percezione media, il 74% afferma che negozi, bar e ristoranti sono aperti.

Da un anno all’altro cominciano già ad emergere le prime differenze derivanti dal lockdown. Per quanto riguarda il bilancio familiare, a maggio 2020 il 21% degli intervistati afferma di essere riuscito a risparmiare (le entrate, cioè, sono state superiori alle spese) mentre a esprimersi in questo modo un anno fa era stato il 30%. Se a maggio 2019 per il 57% entrate e uscite erano state in equilibrio, quest’anno lo sono state per il 44%, mentre il 25% in questo mese ha dovuto usare i risparmi e tagliare le spese (era il 10% nel 2019) e il 10% ha tagliato anche quelle alimentari (a doverlo fare era stato il 3% un anno fa).

LAVORO
Nella settimana dal 18 al 23 maggio, con il pieno avvio della cosiddetta “fase due”, il 64% degli intervistati afferma di essere tornato alla normalità (stesso orario e luogo di lavoro), mentre per il 36% non è ancora così. Il 18% ha lavorato nella settimana di riferimento in smart working o a tempo ridotto, mentre un altro 18% non è tornato al lavoro.  Il 66% degli intervistati, ad ogni modo, prevede che il reddito nel mese di maggio sarà uguale a quello prima del lockdown, mentre il 34% –  percentuale che interessa otto milioni di lavoratori – afferma che sarà più basso.

LA FIDUCIA NEL GOVERNO
La fiducia nel governo si attesta ad oggi al 30,3%.
Se rispetto all’inizio della crisi sanitaria si è osservato un incremento, l’andamento che si rileva nelle ultime settimane mostra al contrario un trend in discesa dal 31,8% messo a segno ad aprile.

NOTA METODOLOGICA
Campione di 1.000 casi, rappresentativo della popolazione maggiorenne italiana, articolato per sesso, età, area geografica
Estensione territoriale: intero territorio nazionale
Interviste effettuate il 24-25 maggio 2020 con metodo Cati, Cawi
Totale contatti: 4.970 (100%) – rispondenti: 1.000 (20,1%) – rifiuti/sostituzioni: 3.970 (79,9%)
Margine di errore +/-3,1%
Soggetto che ha realizzato il sondaggio: Tecnè srl
Committente: RTI
Il documento completo sul sito: sondaggipoliticoelettorali.it

 

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