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Le nuove regole della fase 3

Il nuovo Dpcm autorizza la ripresa di ulteriori attività e introduce novità per gli spostamenti

di Redazione

Da oggi lunedì 15 giugno inizia una nuova tappa della fase 3, in vigore fino al 14 luglio, decretata con la firma del presidente del Consiglio del nuovo Dpcm che autorizza la riapertura di ulteriori attività. Si confermano alcune regole presenti negli altri Dpcm, come il divieto di uscire con febbre sopra il 37,5 e il rispetto del distanziamento sociale, l’incoraggiamento ad utilizzare ancora – quando possibile – lo smart working e restano invariate le linee guida per bar, ristoranti, palestre e centri benessere. Tra le novità principali la sezione dedicata ai bambini, infatti riapriranno i centri estivi e i parchi anche per i bimbi con meno di tre anni, sempre fermo restando l’obbligo di distanziamento.

Per quanto riguarda lo sport, sono consentite le competizioni sportive di interesse nazionale, con il calcio che è ripartito venerdì 12 e sabato 13 con le partite di Coppa Italia, rigorosamente a porte chiuse, mentre per gli sport di contatto non di interesse nazionale informazioni più dettagliate si avranno nei prossimi giorni.

Le scuole di ogni ordine e grado rimarranno ancora chiuse, eccezione fatta per lo svolgimento degli esami di maturità che si terranno in presenza, mentre gli esami universitari rimangono a distanza.

Si può riandare al cinema, nei teatri e ai concerti, muniti obbligatoriamente di mascherina e rispettando il distanziamento, cioè solo i congiunti possono occupare posti vicini. Il numero massimo consentito è di mille spettatori per gli spettacoli all’aperto e di 200 in luoghi chiusi.

Restano invece chiuse sale da ballo e discoteche, ma anche altre occasioni di aggregazione come fiere e congressi. Riaprono anche sale giochi e centri scommesse, anche in questo caso purché sia garantito il rispetto dei protocolli di sicurezza. Allo stesso modo è consentita la ripresa dell’attività degli stabilimenti balneari.

Ulteriori allentamenti delle restrizioni anche per quanto riguarda gli spostamenti internazionali, è consentito muoversi senza nessuna limitazione e senza l’obbligo della quarantena da e per i paesi dell’Unione europea, gli stati dell’accordo di Schengen, il Regno Unito e l’Irlanda del Nord, Andorra, Principato di Monaco, San Marino e Città del Vaticano. Restano vietati gli arrivi in Italia per i cittadini di tutti gli altri stati, tranne che per comprovate esigenze lavorative, o per motivi di salute. È stato aumentato a cinque giorni il periodo massimo di permanenza senza obbligo di quarantena domiciliare per chi viene dall’estero per comprovate esigenze. Resta in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

 

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