Stati Uniti, Corte Suprema: «Nessuno può essere licenziato perché gay o transgender»
Una sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito che, negli Usa, nessuno può essere licenziato perché gay o transgender. I giudici si sono espressi così dopo aver esaminato tre casi. Quello di un coordinatore dei servizi sociali per bambini e un istruttore di lancio licenziati perché gay e quello di un direttore di un’agenzia funebre licenziato dopo aver annunciato di voler abbracciare la sua “identità femminile”. Nella sentenza, il giudice Neil Gorsuch ha scritto che «un datore di lavoro che licenzia un individuo per essere omosessuale o transgender lo fa sulla base di tratti o azioni che non sarebbero messi in discussione su persone di sesso differente. Il sesso svolge un ruolo decisivo nella decisione, e questo è esattamente ciò che il Titolo VII vieta».