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Lavoro: le professioni più richieste dopo l’emergenza

A fronte di una difficoltà nel mercato del lavoro che si riscontra anche a dicembre, la buona notizia è la crescita di domanda per quelle figure professionali in grado di fronteggiare la pandemia o particolarmente utili in questa fase

di Redazione

L’emergenza sanitaria e le limitazioni per bloccare la seconda ondata del virus hanno comportato inevitabilmente una difficoltà nel mercato del lavoro, specie sul versante occupazionale tanto che, secondo il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, che elabora le previsioni occupazionali di dicembre, scendono di oltre il 36% rispetto a dicembre 2019 i nuovi ingressi previsti dalle imprese per il mese, che corrispondono a 192 mila posti di lavoro.

Le ultime misure restrittive adottate hanno inciso particolarmente sull’umore e sull’economia delle imprese, infatti contestualmente al numero di nuovi ingressi previsti, diminuisce anche la quota di imprese che programmano di assumere, che si rileva all’8%, in calo di due punti percentuali rispetto a novembre e di cinque punti rispetto ad ottobre.

Come è stato per tutti i mesi della pandemia, il calo colpisce prevedibilmente i settori più danneggiati dalle restrizioni: il settore di alloggio e ristorazione vede le previsioni dei nuovi ingressi ridursi di quasi il 57%, i servizi culturali del 55,2% dei programmati, mentre per le imprese di commercio le stime sulle nuove assunzioni si riducono del 38,6%. Percentuali molto negative sono trasversali a quasi tutti i settori economici, quindi anche la logistica ed il magazzinaggio segnano il -16% rispetto alle stime, i servizi legati all’ICT il -21,7%. Peggiori sono invece le flessioni nelle previsioni per l’industria: le imprese dei comparti lavorazione dei minerali non metalliferi hanno visto le previsioni ridursi del 47,8%, metallurgia e prodotti in metallo del -41,4%, mentre quelle della carta, cartotecnica e stampa il -35,5%.

Nonostante il diffuso ripensamento sulle previsioni di assunzioni, l’altra faccia della medaglia del mercato del lavoro vede invece la ricerca di professionisti in grado di fronteggiare la pandemia: cresce infatti la domanda di alcune figure professionali legate alla salute, alla gestione della sicurezza sanitaria, alla transizione digitale e alle discipline scientifiche. Nello specifico è aumentata del 3,6% la domanda di medici e del 10,5% quella di tecnici della salute, mentre un incremento ancora più significativo è stato quello per le figure professionali legate all’attività di igienizzazione e pulizia, di oltre il 31%, indispensabili in questo periodo e soprattutto a carattere privato, perciò reperibili in modo diverso rispetto ai medici. Meno legata in modo così diretto con la pandemia, ma egualmente importante viste le nuove esigenze che ha fatto sviluppare, è la domanda di professionisti e specialisti in scienze matematiche e informatiche, chimiche e fisiche, in aumento del 16%.

 

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