«Monitor Italia», il consenso ai partiti e la fiducia nel governo
Lega in calo, ma primo partito. “Effetto Letta” per il Pd, mentre per il 73% dei suoi elettori non dovrebbe cambiare nome e simbolo: i risultati dell’ultimo sondaggio Tecnè-Dire
di Redazione
Se si votasse oggi, secondo il Monitor Italia di Tecnè per l’Agenzia Dire diffuso il 10 aprile, la Lega otterrebbe il 22,3%, in calo dalla rilevazione della settimana precedente (-0,3%). Il Pd guadagna lo 0,4%, ora al 18,9%, mentre Fratelli d’Italia sale al 18,1% (+0,1%). In crescita anche il M5s, che registra +0,2% e si attesta al 16,5%. Perde lo 0,2% Forza Italia, al 9,9%. Azione si collocherebbe al 2,8% (-0,2%), Sinistra italiana al 2,1% (+0,2%), Italia Viva al 2% (-0,1%), Verdi all’1,8% (+0,1%), mentre Art. 1 perderebbe lo 0,3% (1,2%), +Europa stabile all’1,2%. Gli altri partiti raccoglierebbero il 3,2% delle preferenze. L’area dell’astensione/incerti si attesta al 42,6%.

Il «borsino» dei leader
Prosegue il calo di consensi per il presidente del Consiglio, Mario Draghi, pur restando il leader più apprezzato: rispetto alla scorsa settimana la diminuzione è dello 0,7% (ora, quindi, al 55,4%). In lieve aumento la leader di FdI, Giorgia Meloni, al 40,2% (+0,1%), mentre sale al 36,2% l’ex premier Giuseppe Conte, stabile Matteo Salvini (33%). Enrico Letta si attesta al 28,7%, Silvio Berlusconi al 27,7%, poi Roberto Speranza, in calo al 22,8%. Emma Bonino resta al 21%, Carlo Calenda scende al 17,3% e Matteo Renzi al 10,7%.


Il «borsino» del governo
Prosegue anche il calo, secondo il Monitor Italia di Tecnè per l’Agenzia Dire, della fiducia nel governo Draghi. Il 51,2% degli intervistati esprime infatti fiducia, in diminuzione dello 0,9%. A non avere fiducia, adesso, è il 35,2%.


Il Pd e il centrosinistra
Sul Partito democratico si rileva un “effetto Letta”. Da quando l’ex premier è alla guida del Pd, si registra una crescita dei consensi dell’1,6% in un mese, secondo il Monitor Italia di Tecnè.

Il 73% degli elettori del Pd ritiene che il partito non dovrebbe cambiare nome e simbolo. Ma nel caso, stando ai giudizi degli elettori del centrosinistra, il mondo del lavoro (38%) e la difesa dei più deboli (36%) sono gli aspetti che andrebbero valorizzati.


Alla domanda sarebbe meglio una donna o un uomo come leader di un’eventuale coalizione tra centrosinistra e 5 stelle, gli elettori interessati rispondono indifferente nel 56% dei casi, una donna nel 30% e un uomo nel 6% (non sa l’8%).

NOTA METODOLOGICA
Campione di 1.502 casi, rappresentativo della popolazione maggiorenne residente in Italia, articolato per sesso, età, area geografica
Estensione territoriale: intero territorio nazionale
Interviste effettuate l’8-9 aprile 2021 con metodo cati – cawi
Margine di errore: 3,1% sull’intero campione
Totale contatti: 9.403 (100%) – rispondenti: 1.502 (16%) – rifiuti/sostituzioni: 7.901 (84%)
Soggetto che ha realizzato il sondaggio: Tecnè srl
Committente: Agenzia Dire
Il documento completo sul sito: sondaggipoliticoelettorali.it