Crescita e innovazione, così le librerie indipendenti
Un settore in espansione negli ultimi sei mesi del 2020 (il 48,6% ha registrato un aumento dei libri acquistati) e ancora nei primi del 2021. Si punta di più sull’e-commerce
di Redazione
Il periodo di incertezza dovuto alla pandemia deve aver spinto gli italiani verso un tipo di consumo culturale che si era invece smarrito nel tempo, almeno stando ai più recenti dati in materia. Fatto sta che leggere un libro sembra essere un’attività di recente riscoperta da molti, come suggerisce il secondo Osservatorio nazionale delle librerie italiane realizzato in collaborazione con Format Research, presentato in occasione della settantasettesima Assemblea di Ali, l’Associazione librai italiani di Confcommercio. Dall’Osservatorio emerge, infatti, come il settore delle librerie indipendenti sia in forte ripresa dopo i mesi più difficili della pandemia: il 34% ha registrato un miglioramento dell’andamento della propria attività economica negli ultimi sei mesi del 2020 e il 46,3% ha visto entrare più clienti rispetto ai primi sei mesi dell’anno caratterizzati dalle restrizioni del primo lockdown.
Sono tornati ad entrare ed acquistare in libreria nel secondo semestre del 2020 e nei primi mesi del 2021, sia clienti storici delle librerie, sia “nuovi” clienti, con un aumento dei titoli venduti, afferma l’indagine. Da giugno a dicembre 2020, il 48,6% delle librerie indipendenti ha registrato un aumento dei libri acquistati dai clienti ed il 43,1% un aumento dell’acquisto dei libri “in valore”.
I librai indipendenti esprimono un giudizio decisamente positivo sulle misure governative per il settore delle librerie – come, ricorda l’Associazione librai di Confcommercio, 18app, Carta Docente, Biblioteche, Apertura anticipata, Librerie sempre aperte – che, in questo periodo di crisi sanitaria ed economica, si sono rivelate un fattore essenziale per consentire al settore di potere continuare a fare impresa e cultura. Sul fronte della digitalizzazione da oltre un anno dall’inizio della crisi anche il settore delle librerie indipendenti ha provveduto ad innovare: il 32,7% ha iniziato ad utilizzare l’e-commerce (che prima della pandemia non utilizzava) per le consegne a domicilio (erano il 27,3% a giugno 2020), il 28,4% ha utilizzato l’e-commerce (che prima della pandemia non utilizzava) per la vendita a distanza. Tra le imprese che a seguito della pandemia hanno iniziato ad utilizzare l’e-commerce per le consegne a domicilio, nove su dieci continueranno ad effettuare il servizio anche nel post pandemia.
Clima di fiducia
La fiducia delle librerie nell’andamento della propria attività economica, si osserva ancora nell’indagine, è pressoché doppia rispetto alle imprese del terziario. L’indicatore a fine 2020 era «49» contro il «24» del terziario. Per quanto si segnali un peggioramento per il primo trimestre dell’anno, la previsione delle librerie per giugno 2021 è pari a «54» contro il «28» del terziario.
Andamento del mercato e occupazione
In netto miglioramento l’indicatore relativo ai ricavi (54 a dicembre 2020): molto superiore alla media del terziario di mercato (23), tendenza consolidata dalla prospettiva al giugno 2021 (librerie 57, rispetto al terziario 26). Si segnala tuttavia un decremento dei ricavi nei primi tre mesi del 2021. Sul fronte del lavoro, invece, l’indicatore relativo all’occupazione è pari a 45, vicino alla linea del 50 che indica un mercato in stabilità. L’indice è molto più elevato rispetto alla media registrata presso le imprese del terziario tutte.