«Auckland è la città più vivibile al mondo»
Auckland, in Nuova Zelanda, è la città dove si vive meglio al mondo, nel 2021. A sostenerlo è il Global Liveability Index, elaborato dall’Intelligence Unite dell’Economist, confrontando 140 città sulla base di alcuni indicatori – sistema sanitario, cultura, ambiente, infrastrutture e istruzione – e che ha assegnato il primato alla città neozelandese «per il suo approccio vincente nel contenimento della pandemia di Covid-19, che ha consentito di mantenere le attività aperte». La pandemia ha stravolto tutto, anche la graduatoria che classifica le città in base alla loro vivibilità: si vive meglio dove l’emergenza sanitaria è stata gestita meglio, in sostanza. Auckland ha spodestato Vienna, scivolata al fuori la top ten, al dodicesimo posto. La capitale viennese non rappresenta un caso unico: molte città europee e canadesi hanno perso diverse posizioni, a vantaggio soprattutto delle città australiane, neozelandesi e svizzere. «In Germania, Francoforte, Amburgo e Dusseldorf sono le città che hanno registrato i cali maggiori nella nostra classifica di 140 città. Un trend al ribasso che può essere attribuito all’elevato stress sulle risorse sanitarie durante la seconda ondata di pandemia», sottolinea l’Economist, posizionando Roma al cinquantesimo posto. Ci sono poi le città dove la vita è molto difficile, anche al netto della pandemia: Damasco, la capitale siriana, è all’ultimo posto a causa della guerra civile, ma le cose vanno male anche a Lagos, Nigeria; Port Moresby, Papua Nuova Guinea; Dhaka, Bangladesh; Algeri, Algeria; Tripoli, Libia; Karachi, Pakistan, Harare, Zimbabwe; Douala, Cameroon e Caracas, Venezuela.