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Commercio estero extra UE, in export in calo a maggio

La diminuzione congiunturale per le esportazioni è del 4,1%, ma nel trimestre marzo-maggio 2021 aumenta del 6,1% rispetto ai tre mesi precedenti

di Redazione

Export in calo a maggio. L’Istat stima per l’interscambio commerciale con i paesi extra UE27 una diminuzione congiunturale per entrambi i flussi, più ampia per le esportazioni (-4,1%) rispetto alle importazioni (-1,5%). La diminuzione congiunturale dell’export interessa tutti i raggruppamenti principali di industrie, a eccezione dell’energia (+15,5%), ed è spiegata soprattutto dal calo delle vendite di beni strumentali (-7,7%). Dal lato dell’import, si rilevano cali congiunturali per beni di consumo durevoli (-12,1%), non durevoli (-7,5%) e beni strumentali (-7,2%), mentre sono in aumento gli acquisti di energia (+5,4%) e beni intermedi (+2,1%).

Nel trimestre marzo-maggio 2021, rispetto ai tre mesi precedenti, l’export aumenta del 6,1%, per effetto soprattutto delle maggiori vendite di energia (+46,4%), beni strumentali (+7,3%) e beni intermedi (+5,1%). Nello stesso periodo, l’import registra un rialzo congiunturale molto più ampio (+13,9%), cui contribuiscono in particolare i forti aumenti degli acquisti di energia (+37,6%) e beni intermedi (+15,8%).

A maggio 2021, l’export cresce su base annua del 43,9%. La crescita – particolarmente ampia in ragione del confronto con il dato molto basso di maggio 2020 – è generalizzata ed eccezionalmente sostenuta per energia (+229,4%), beni di consumo durevoli (+113,3%) e beni strumentali (+56,5%). L’import segna un incremento tendenziale del 55%, esteso a tutti i raggruppamenti, a esclusione dei beni di consumo non durevoli (-0,2%). La stima del saldo commerciale a maggio è pari a +4.767 milioni (+4.114 a maggio 2020). Aumenta l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici (da +5.201 milioni per maggio 2020 a +7.681 milioni per maggio 2021).

A maggio 2021 si registrano marcati aumenti su base annua dell’export verso tutti i principali paesi partner extra UE27; i più ampi riguardano paesi MERCOSUR (+98,2%), Turchia (+71,6%), Cina (+55,2%), paesi ASEAN (+51,8%), Stati Uniti (+43%) e Regno Unito (+42%). Gli acquisti da paesi OPEC (+196,5%), India (+142,4%), Turchia (+102%), Russia (+85,4%) e paesi ASEAN (+75%), registrano incrementi tendenziali molto più ampi della media delle importazioni dai paesi extra UE27. Solo le importazioni dalla Cina risultano in lieve calo (-0,8%).

 

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