Turismo: la pandemia causerà perdite per oltre 4.000 miliardi di dollari
A stimarlo è l’UNTWO, ma già da quest’anno, nonostante l’incognita legata alle varianti, un italiano su due andrà in vacanza e per farlo in molti utilizzeranno una grossa fetta della quattordicesima
di Redazione
Un rapporto dell’UNTWO, l’Organizzazione mondiale del turismo delle Nazioni Unite, e dell’UNCTAD, la Conferenza sul commercio e lo sviluppo, ha quantificato l’impatto economico della pandemia sul settore turistico a livello globale. La perdita economica è enorme.
Secondo lo studio, nel 2020, l’emergenza sanitaria ha bruciato 2.400 miliardi di dollari nel turismo e nei settori correlati. Nonostante un lieve miglioramento della situazione epidemiologica generale – le campagne vaccinali nazionali hanno contribuito molto –, la pandemia continuerà a pesare sul comparto anche nel 2021: l’UNTWO e l’UNCTAD stimano una perdita analoga a quella dello scorso anno.
Complessivamente, dunque, l’emergenza sanitaria causerà una perdita di oltre 4.000 miliardi di dollari al settore turistico che, secondo le stime del rapporto, non tornerà ai livelli pre-pandemia prima del 2023.
«Il turismo è un’ancora di salvezza per milioni di persone. Promuovere la vaccinazione per proteggere le comunità e sostenere il riavvio sicuro del turismo è fondamentale per recuperare posti di lavoro», ha sottolineato il segretario generale dell’Unwto, Zurab Pololikashvili, con una nota.
Non manca qualche segnale di ripresa: nonostante l’incognita legata alle varianti, quest’anno un italiano su due non rinuncerà a trascorrere un periodo di vacanze tra giugno e settembre, dice l’ISTAT.
Le difficoltà economiche dovute alla crisi scatenata dalla pandemia saranno attenuate dalla quattordicesima, la mensilità in più in arrivo tra giugno e luglio per 7,5 milioni di italiani, che complessivamente riceveranno 6,9 miliardi di euro.
Un’elaborazione di Confesercenti sulla base di un sondaggio condotto da Swg stima che circa 2 miliardi di euro, pari al 29% del totale delle quattordicesime, sarà utilizzata per le ferie. Un’altra parte molto consistente sarà usata anche per saldare alcuni conti in sospeso – debiti con il fisco, bollette, bolli e multe scadute –, a cui saranno destinati oltre 1,4 miliardi.