Stime d’autunno, nel 2021 Bruxelles prevede una crescita dell’Italia del 6,2%
Nel 2022 sarà invece del 4,3%. Previsioni al ribasso per Germania e Spagna, migliora la Francia
di Redazione
Secondo la Commissione europea, dopo il rimbalzo che ha interessato l’economia italiana nella prima metà dell’anno in corso, il PIL «è destinato a continuare ad espandersi, pur incontrando alcuni venti contrari nel breve termine». Stando alle stime d’autunno diffuse da Bruxelles, il Prodotto interno lordo italiano dovrebbe infatti crescere del 6,2% quest’anno, per poi rallentare al +4,3% il prossimo, avvicinandosi sempre più a colmare il divario con i livelli pre-pandemici. Percorso che dovrebbe finire entro la metà del prossimo anno.
Commentando le previsioni, il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, ha spiegato che «i mercati del lavoro sono destinati a riprendersi e ad espandersi. Con l’attività economica che dovrebbe continuare a crescere, l’occupazione dovrebbe aumentare al di sopra dei livelli pre-pandemia e il tasso di disoccupazione dovrebbe scendere al 6,5% nel 2023». Miglioramenti sono previsti anche sul fronte del rapporto tra debito e PIL che dovrebbe scendere al 151% entro il 2023 contro il 155,6% del 2020, passando per il 154,4% del 2021 e del 151,4% del 2022. Il rapporto deficit-PIL dovrebbe scendere al 9,4% quest’anno, dal 9,6% del 2020, per poi passare al 5,8% nel 2022 e al 4,3% l’anno a seguire. Parlando poi del possibile impatto del Recovery sull’economia europea, Gentiloni ha spiegato che «a medio termine, i modelli di simulazione condotti dalla Commissione mostrano che il Next Generation Eu potrebbe aumentare il Pil dell’UE fino all’1,5% durante i suoi anni di attività».
Le previsioni autunnali, infine, segnano al ribasso le stime di crescita per Germania e Spagna. La Germania crescerà infatti del 2,7% nel 2021 e del 4,6% nel 2022. Le precedenti stime pubblicate a inizio luglio davano l’economia tedesca in crescita del 3,6% nell’anno in corso. Per quanto riguarda la Spagna, nel 2021 la crescita dovrebbe essere del 4,6% rispetto al 6,2% previsto a luglio. Migliora la Francia, che crescerà nel 2021 del 6,5% rispetto al 6% stimato a luglio.
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