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Commercio estero extra UE, export su a gennaio

L’aumento congiunturale si registra per entrambi i flussi, più ampio per le importazioni (+10,1%) rispetto alle esportazioni (+5,3%)

di Redazione

Export su a gennaio 2022: l’Istat stima, per l’interscambio commerciale con i paesi extra UE27, un aumento congiunturale per entrambi i flussi, più ampio per le importazioni (+10,1%) rispetto alle esportazioni (+5,3%). L’incremento su base mensile dell’export è dovuto all’aumento delle vendite di beni strumentali (+12,1%), beni di consumo durevoli (+7,3%) e beni intermedi (+4,9%) mentre diminuiscono le esportazioni di energia (-4,7%) e beni di consumo non durevoli (-1%). Dal lato dell’import, la crescita congiunturale è determinata principalmente dall’energia (+31,8%). Diminuiscono gli acquisti di beni di consumo durevoli (-5,3%).

Nel trimestre novembre 2021-gennaio 2022, rispetto ai tre mesi precedenti, l’export cresce del 4,2%; l’aumento, generalizzato, è particolarmente sostenuto per energia (+26,9%). Nello stesso periodo, l’import segna un rialzo congiunturale dell’11,0%, cui contribuiscono soprattutto gli aumenti particolarmente accentuati degli acquisti di energia (+30,2%) e quelli di beni di consumo non durevoli (+9,3%).

A gennaio 2022, l’export cresce su base annua del 19%. L’aumento è diffuso a tutti i raggruppamenti ed è più elevato per energia (+51,3%) e beni strumentali (+23,6%). L’import registra una crescita tendenziale più intensa (+65,5%), anch’essa estesa a tutti i raggruppamenti e molto sostenuta per energia (+166,9%).

«Dopo la battuta d’arresto di dicembre, a gennaio 2022 l’export verso i paesi extra UE – osserva l’Istat – registra un nuovo aumento congiunturale trainato soprattutto dalle vendite di beni strumentali e beni intermedi. Nella media degli ultimi tre mesi, la dinamica congiunturale è positiva. Su base annua, la crescita dell’export torna ad accelerare (+19%, da +12,7% di dicembre) ed è spiegata per circa due terzi dall’aumento delle esportazioni di beni strumentali e beni di consumo non durevoli. La dinamica tendenziale molto sostenuta dell’import è ancora in larga misura dovuta agli acquisti di prodotti energetici. La crescita più intensa dell’import rispetto all’export si traduce in un deficit della bilancia commerciale con i paesi extra UE, appesantita dalla componente energetica; al netto di tale componente, il saldo commerciale si conferma positivo, sebbene meno ampio rispetto a gennaio 2021».   

La stima del saldo commerciale a gennaio 2022 è pari a -4.174 milioni (era +1.775 a gennaio 2021). Il deficit energetico (-6.433 milioni) si amplia in misura rilevante rispetto a gennaio dello scorso anno (-2.204 milioni). L’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici si riduce da 3.978 milioni per gennaio 2021 a 2.259 milioni per gennaio 2022.

A gennaio 2022 si rilevano aumenti su base annua dell’export verso la maggior parte dei principali paesi partner extra Ue27; i più ampi riguardano Stati Uniti (+38,8%), Regno Unito (+33,1%) e Russia (+26,7%). Diminuiscono le vendite verso Cina (-8,9%) e Svizzera (-3,4%). Gli acquisti da Regno Unito (+133,0%), India (+86,8%), Russia (+84,2%), paesi OPEC (+68,8%) e Cina (+62,6%) registrano incrementi tendenziali molto elevati.

 

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