Eurozona, i rifugiati ucraini potrebbero aumentare la forza lavoro fino a 1,3 milioni di unità
I cittadini ucraini, che hanno trovato asilo nell’Unione europea, potrebbero aumentare la forza lavoro nell’Eurozona. Lo sostiene uno studio realizzato dalla BCE, la Banca centrale europea, sottolineando che l’incremento mediano potrebbe essere compreso tra lo 0,2% e lo 0,8% a medio termine (tra i 0,3 e 1,3 milioni). Al momento, i rifugiati ucraini sono perlopiù donne, bambini e anziani, poiché la legge marziale impedisce agli uomini tra i 18 e i 60 anni di lasciare il Paese. La stima della BCE non esclude la revoca della legge marziale.