BCE: «L’attività economica nell’area dell’euro sta rallentando»
«L’attività economica nell’area dell’euro sta rallentando. L’aggressione ingiustificata
della Russia verso l’Ucraina rappresenta un persistente freno alla crescita. L’impatto
dell’elevata inflazione sul potere d’acquisto, i perduranti vincoli dal lato dell’offerta e
la maggiore incertezza esercitano un effetto frenante sull’economia. Le imprese
continuano a fronteggiare costi più elevati e interruzioni nelle catene di
approvvigionamento, sebbene vi siano timidi segnali di un allentamento di alcune
strozzature dal lato dell’offerta». È quanto si legge nell’ultimo Bollettino economico della Banca Centrale Europea, pubblicato giovedì mattina.
«Considerati congiuntamente – si legge ancora -, tali fattori stanno gettando più di un’ombra sulle prospettive per la seconda metà del 2022 e oltre. Al tempo stesso, l’attività economica continua a trarre beneficio dalla riapertura dell’economia, dal vigore del mercato del lavoro e dal sostegno fornito dalle politiche di bilancio. In particolare, la piena riapertura dell’economia sta sostenendo la spesa
nel settore dei servizi. Con la ripresa dei viaggi, il turismo dovrebbe favorire l’economia nel terzo trimestre di quest’anno. I consumi sono sostenuti dai risparmi accumulati dalle famiglie durante la pandemia e dalla solidità del mercato del lavoro. La politica di bilancio sta contribuendo ad attenuare l’impatto della guerra in Ucraina per coloro che risentono maggiormente dei rincari dell’energia. Le misure temporanee e mirate dovrebbero essere concepite in modo da limitare il rischio di
alimentare pressioni inflazionistiche. Le politiche di bilancio in tutti i paesi dovrebbero
mirare a preservare la sostenibilità del debito e ad aumentare il potenziale di crescita
in modo sostenibile per rafforzare la ripresa.