Ucraina: undici civili uccisi in un raid russo
Notte di bombardamenti nella regione di Dnipropetrovsk, nell’Ucraina orientale. I missili russi hanno ucciso undici civili, ferendone altri 13, hanno reso noto le autorità ucraine. Poche ore prima erano state registrate alcune esplosioni nella base aerea russa a Novofyodorovka, in Crimea. Tredici i feriti, un morto. Secondo la versione russa, le esplosioni sarebbero avvenute a causa di un incidente in un deposito di munizioni. Più probabile invece un attacco missilistico ucraino: sarebbe il primo in Crimea, occupata dalla Russia nel 2014, a oltre 200 chilometri di distanza dalla linea del fronte. Pur non rivendicando la paternità dell’azione, Kiev ha lasciato intendere di esserne responsabile: «È solo l’inizio», ha scritto su Twitter Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. Preoccupa la situazione intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Mosca ha chiesto al direttore generale dell’Aiea, Rafael Grossi, di riferire al Consiglio di Sicurezza dell’Onu sui presunti «recenti attacchi» ucraini contro la centrale.