R&S: spesa in crescita in tutti i settori nel 2022
L’Istat continua ad osservare la ripresa delle attività dopo la contrazione determinata dalla crisi pandemica del 2020. Spesa del settore privato principale componente
di Redazione
Prosegue la ripresa delle attività di R&S nel 2022 dopo la contrazione determinata dalla crisi pandemica del 2020. La spesa complessiva in R&S intra-muros, effettuata da imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni private non profit e Università, ammonta nell’anno di riferimento a circa 27,3 miliardi di euro, in aumento del 5% rispetto al 2021 e del 3,9% rispetto al 2019. A dirlo è l’Istat nel report Ricerca e sviluppo in Italia – Anni 2022/2024.
Dopo il modesto incremento della spesa delle imprese nel 2021 (+1,1%), prosegue l’Istat, si registra un netto aumento (+4%) nel 2022. L’aumento della spesa riguarda anche gli altri settori: le istituzioni pubbliche (+5,2%), le Università (+7,5%) e il non profit (+2,7%). L’incidenza percentuale della spesa sul Pil risulta pari all’1,37%, in diminuzione rispetto all’anno precedente (1,41%). La spesa in R&S delle imprese sul Pil, aggiunge l’Istituto nazionale di statistica, è pari allo 0,81%, sostanzialmente in linea con il 2021 (-0,04 punti percentuali).
Per il 2023 i dati preliminari, informa ancora l’Istat, indicano una battuta d’arresto della spesa in R&S delle imprese (-0,3% rispetto al 2022), mentre per il 2024 si prevedere una buona ripresa in grado di superare i valori di spesa del 2021: secondo le indicazioni fornite dalle imprese la spesa aumenterà, raggiungendo il valore di circa 17 miliardi di euro (+4,6% rispetto al 2023). Nel settore delle istituzioni pubbliche i dati preliminari 2023 evidenziano un aumento della spesa in R&S intra-muros (+7,5% rispetto al 2022) che prosegue nel 2024 (con una previsione del +7,4% rispetto all’anno precedente). Anche per le istituzioni private non profit si prevede un aumento della spesa sia nel 2023 (+4,5%) che nel 2024 (+1,9%).
Nel 2022, si legge nel report, la spesa del settore privato (imprese e non profit) continua a essere la principale componente della spesa in R&S intra-muros complessiva (61,4%). Le imprese hanno investito circa 16,3 miliardi di euro con un peso pari al 59,6% della spesa totale, in leggera diminuzione rispetto all’anno precedente (-0,6 punti percentuali). Tuttavia tale aumento non interessa tutte le imprese. Le piccole imprese (con meno di 50 addetti) riducono, infatti, le proprie spese del 5,3% rispetto al 2021, mentre solo un lieve incremento riguarda le imprese di media dimensione (+1,2% rispetto all’anno precedente).
Inoltre, rileva l’Istat, i tre quarti della spesa totale, pari a 20,3 miliardi di euro, sono sostenuti da sei Regioni, tutte nel Centro Nord, e quelle che partecipano con oltre il 10% del totale sono Lombardia (19,6%), Lazio (14,7%), Emilia-Romagna (13,1%) e Piemonte (11,4%). Altre tre Regioni sostengono una spesa superiore al miliardo di euro: il Veneto (con una quota regionale dell’8,3% della spesa totale), la Toscana (7,2%) e la Campania (5,7%). Le Regioni del Mezzogiorno contribuiscono complessivamente con una quota pari al 15,6%. Rispetto al 2021, viene registrata una tendenza all’aumento della spesa in R&S in tutto il territorio nazionale con punte massime nel Mezzogiorno (+11,2% nelle Isole e +6,1% nel Sud) e una crescita complessiva superiore al 5% anche nel Nord-ovest (+5,2%).