Esercito israeliano colpisce basi Unifil in Libano
«Già dalle prime ore di questa mattina ho contattato il ministro della Difesa Israeliano, Yoav Gallant, per protestare con lui e ricordargli in modo fermo che quanto sta avvenendo nei pressi delle basi italiane di Unifil nel Sud del Libano e, in generale, verso il contingente Unifil a partire dagli spari contro il quartier generale di Unifil è, per me e per il governo italiano, inaccettabile. Anche se ho ricevuto garanzie sulla massima attenzione alla sicurezza del personale militare ho ribadito che deve essere scongiurato ogni possibile errore che possa mettere a rischio i soldati, italiani e di Unifil». È quanto comunica il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, in merito alle notizie riferite dalla missione Onu secondo cui l’esercito israeliano ha colpito basi Unifil nel sud del Libano, ferendo due persone. Circostanza confermata all’agenzia Ansa dal portavoce della missione, Andrea Tenenti, il quale ha specificato che due basi sono italiane mentre la terza è il quartier generale. Il ministro Crosetto ha convocato l’ambasciatore israeliano in Italia, mentre il ministero della Difesa francese ha annunciato che Parigi e Roma riuniranno i paesi europei contributori di Unifil dopo quanto accaduto. Sul piano internazionale, gli occhi sono puntati anche altrove. La risposta di Israele all’Iran sarà «sorprendente» e «letale», ha fatto sapere il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, nelle scorse ore. Dichiarazioni che seguono la telefonata di ieri tra Netanyahu e Biden. «Anche se non cerchiamo la guerra con l’aumento della tensione, siamo pronti a qualsiasi scenario. Gli israeliani possono mettere alla prova la nostra determinazione», è il commento del ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, dal Qatar, nell’ambito di un tour diplomatico in cui è impegnato in questi giorni.