Lavoro, ora puoi stare a casa con i figli senza sacrificare lo stipendio: aumentano i mesi retribuiti | Quanti sono
Congedo parentale-T-mag.it (Fonte: pexels)
Nel 2026 il congedo parentale diventa più flessibile e conveniente: aumentano i mesi retribuiti, cresce la tutela economica e per molte famiglie si apre finalmente la possibilità di stare con i figli senza sacrificare lo stipendio.
Secondo quanto anticipato dalle indicazioni diffuse dal Governo e riprese da Sky TG24, il nuovo assetto del congedo parentale punta a rafforzare il ruolo dei genitori nei primi anni di vita dei figli, ampliando non solo la durata della copertura economica, ma anche la libertà di gestione dei periodi da utilizzare. Una scelta che risponde alla richiesta crescente di conciliare tempi di vita e lavoro in modo più equilibrato.
Il nuovo modello, valido per tutto il 2026, prevede una struttura di mesi retribuiti più generosa, accompagnata da tutele pensate per evitare ricadute pesanti sulla busta paga. Si tratta di una riforma che può davvero cambiare la quotidianità dei nuclei familiari, soprattutto dove entrambi i genitori lavorano.
Congedo parentale più lungo e meglio retribuito: cosa cambia nel 2026
Il pacchetto prevede fino a 11 mesi complessivi retribuiti in modo più favorevole rispetto al passato, distribuibili tra madre e padre. Rimane il congedo obbligatorio della madre, ma si rafforza quello del padre, che potrà usufruire di quote retribuite più alte e di periodi più estesi. Una parte dei mesi resta coperta al 30%, ma si amplia la quota retribuita al 60% e, per una finestra limitata, anche quella all’80%, rendendo molto più sostenibile la scelta di restare a casa con i figli nei primi mesi.
Allo stesso tempo, viene incentivata la condivisione tra i genitori: l’utilizzo alternato o combinato dei periodi consente di massimizzare la retribuzione e ridurre l’impatto economico. La vera svolta è la possibilità di gestire i mesi in modo strategico, adattando l’assenza alle esigenze della famiglia e alle fasi di crescita del bambino.

Come sfruttare al meglio le nuove regole per non perdere reddito
Le nuove disposizioni consentono alle famiglie di pianificare in modo più intelligente il congedo parentale. Sfruttando prima i mesi con retribuzione più alta e poi quelli al 30%, si può restare accanto ai figli per lunghi periodi senza compromettere in modo significativo lo stipendio. È possibile anche frazionare il congedo giornalmente, utilizzarlo a ore o alternare periodi di lavoro e assenza.
Per molte coppie è l’occasione per non delegare completamente a nidi, tate o parenti i primi mesi dei bambini. Con un uso attento del calendario retributivo, infatti, diventa possibile seguire da vicino la crescita dei figli mantenendo un equilibrio economico accettabile. Un modello più moderno, che guarda finalmente alla genitorialità come un diritto e non come un lusso.
