Licenziamenti in massa: questa grandissima azienda ha tagliato tantissimi lavoratori | C’è aria di crisi
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Amazon ha avviato uno dei più drastici piani di licenziamenti della sua storia. Nei mesi recenti migliaia di dipendenti, in particolare ingegneri software, hanno perso il lavoro perché l’azienda ha deciso di ridurre drasticamente l’organico, puntando su efficienza, automazione e intelligenza artificiale. Questo cambiamento di passo interessa non solo il personale tecnico, ma rappresenta una svolta importante nel modello di lavoro del colosso di Seattle.
La decisione arriva all’interno di una ristrutturazione su larga scala che coinvolge molti reparti: cloud computing, retail, pubblicità e divisioni interne. Nonostante il buon andamento economico dell’azienda e i profitti registrati nel 2025, Amazon ha scelto di ridisegnare la propria struttura aziendale per renderla più snella e reattiva. La mossa — dolorosa per chi perde il lavoro — riflette una strategia diretta: affidarsi all’intelligenza artificiale e a processi automatizzati per sostituire funzioni tradizionalmente svolte da ingegneri e altri profili qualificati.
Chi è colpito e le ragioni dei licenziamenti
I tagli hanno colpito in maniera significativa gli ingegneri software — in particolare le figure di medio livello, come i cosiddetti “SDE II”. Queste persone, una volta considerate fondamentali, oggi si trovano davanti a un sorprendente paradosso: l’intelligenza artificiale e nuovi strumenti di programmazione automatica stanno rendendo alcune mansioni superflue. La riduzione ha interessato anche product manager, program manager, specialisti del controllo qualità e figure coinvolte in progetti creativi, videogiochi, pubblicità, ricerca visiva e sviluppo software.
Secondo le notifiche obbligatorie depositate negli Stati Uniti, in stati come New York, California, New Jersey e Washington ben 4.700 dipendenti sono stati licenziati, e circa il 40 % di questi apparteneva alla categoria degli ingegneri. In alcuni casi il numero complessivo dei licenziamenti annunciati dall’azienda supera le 14.000 posizioni. Nel piano di riduzione annunciato dall’azienda, che potrebbe estendersi fino a 30.000 posti a livello globale, le decisioni sono state motivate dall’esigenza di “essere più snelli, con meno livelli e maggiore responsabilità”, in modo da accelerare innovazione e reattività.

Impatto e scenari futuri del nuovo corso
La trasformazione avviata da Amazon segna una svolta importante nel mondo del lavoro tech. Il ricorso crescente all’intelligenza artificiale — con strumenti di coding assistito e automazione dei processi — rischia di ridefinire il valore del lavoro umano, soprattutto nei ruoli tradizionalmente ritenuti strategici. Molti ingegneri e professionisti qualificati si trovano ora a dover fare i conti con un mercato del lavoro più instabile e soggetto a cambiamenti rapidi. Alcuni di loro potrebbero essere ricollocati in ruoli diversi, ma per altri la perdita di occupazione appare definitiva.
La scelta di puntare su IA e processi semplificati potrebbe dare ad Amazon maggiore efficienza e flessibilità, ma apre questioni cruciali per il futuro di migliaia di lavoratori e per l’intero settore tech. Le aziende che seguiranno questa strada contribuiranno a ridefinire il concetto stesso di “lavoro qualificato” — con conseguenze potenzialmente profonde sul mondo del lavoro, sulle competenze richieste e sulle prospettive occupazionali a lungo termine.
