Autovelox e tutor che fanno più multe: fioccano multe ogni giorno su queste strade | C’è però il trucco legale che molti usano per ribaltare i verbali

Autovelox e tutor che fanno più multe: fioccano multe ogni giorno su queste strade | C’è però il trucco legale che molti usano per ribaltare i verbali

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L’ultima mappa diffusa da la Repubblica sugli autovelox e i tutor più “produttivi” d’Italia mostra punti critici dove ogni giorno migliaia di automobilisti vengono sanzionati. Ma accanto ai numeri c’è anche una strategia legale che molti usano per contestare e ribaltare i verbali.

I dati raccolti riportano una fotografia precisa: alcune strade italiane concentran​o l’enorme maggioranza delle multe, soprattutto a causa dei limiti non sempre evidenti e di controlli posti in tratti dove la velocità cambia rapidamente. In testa alla lista figurano diversi autovelox urbani e numerosi tutor in autostrada capaci di accumulare centinaia di migliaia di sanzioni ogni anno. In molte città il gettito derivante dagli apparecchi di controllo supera quello di intere imposte locali.

La mappa nazionale evidenzia anche come la distribuzione degli apparecchi non sia uniforme: alcune regioni dispongono di pochi punti di controllo, altre invece concentrano una rete fittissima di autovelox, con effetti diretti sul numero dei verbali e sulle contestazioni.

Dove si trovano gli autovelox e i tutor più “pericolosi” per gli automobilisti

Secondo l’analisi riportata da la Repubblica, i dispositivi più attivi si trovano in tratti dove il traffico è particolarmente intenso o dove il limite cala bruscamente, creando un effetto sorpresa per chi non conosce bene la zona. In diversi casi, gli apparecchi presentano posizioni che penalizzano soprattutto chi arriva da lunghi tratti veloci e non ha il tempo di adeguare la velocità.

Il primato dei tutor più severi spetta ad alcuni tratti autostradali dell’A1, dell’A14 e dell’A4, dove il monitoraggio della velocità media non lascia scampo a chi supera anche di poco i limiti. Nelle aree urbane, invece, spiccano dispositivi installati lungo tangenziali, viali ad alto scorrimento e strade con limiti variabili. Queste postazioni accumulano da sole una quota enorme dei verbali emessi ogni anno.

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Il trucco legale più usato per annullare le multe

Accanto alle statistiche, c’è un aspetto che negli ultimi anni ha fatto la differenza: numerosi automobilisti sono riusciti a ottenere l’annullamento dei verbali grazie a una verifica ormai ben nota. Il punto chiave riguarda la certificazione dell’autovelox o del tutor: ogni dispositivo deve essere sottoposto a controlli periodici e tarature obbligatorie, elementi che devono risultare chiaramente negli atti.

Se la taratura non è aggiornata, non è adeguatamente documentata o è assente negli atti forniti dal Comune o dall’ente gestore, il verbale può essere considerato nullo. Molti ricorsi vincenti sfruttano proprio questo aspetto, chiedendo la prova della taratura e della verifica periodica. Senza questo documento, la multa rischia di non avere alcuna validità.