Ultim’ora: da oggi non puoi più “dare del tu” a lavoro | Ti licenziano e ti sbattono in mezzo alla strada

Ultim’ora: da oggi non puoi più “dare del tu” a lavoro | Ti licenziano e ti sbattono in mezzo alla strada

Licenziamento della lavoratrice romana @pexels, tmag

Una addetta alle pulizie del Circolo Canottieri Roma perde il lavoro per un “tu di troppo”: la donna impugna il licenziamento e porta il caso in tribunale.

Nel prestigioso Circolo Canottieri Roma è scoppiato un caso che ha già attirato l’attenzione dell’opinione pubblica: un’addetta alle pulizie con quasi vent’anni di servizio è stata licenziata in tronco dopo un presunto alterco con una socia del club. Il motivo? Secondo la versione della dirigenza, la lavoratrice si sarebbe rivolta alla cliente dandole del “tu”, avrebbe chiesto se fosse socia e — in un momento di tensione — le avrebbe lanciato un asciugamano mentre la donna era a bordo piscina.

La lavoratrice respinge fermamente le accuse: sostiene di aver parlato sempre con garbo e con il “lei”, di aver semplicemente fatto gli auguri alla donna per la gravidanza e di non aver mai lanciato nulla. La sua versione contesterebbe quella ufficiale del Circolo, che però considera i suoi ragionamenti “inattendibili”. La prima udienza del ricorso contro il licenziamento è stata fissata presso il tribunale del lavoro per gennaio.

Contesto e ricostruzione dell’accaduto

La donna in questione lavorava come addetta alle pulizie e manutenzione da molti anni: svolgeva servizi ordinari come la pulizia degli spogliatoi, la gestione della zona piscina e l’allestimento degli eventi. Fino a prima dell’episodio, non erano emersi provvedimenti disciplinari a suo carico. L’episodio contestato risale all’estate: secondo il Circolo, la condotta — parlare in modo informale con una socia e, successivamente, lanciare un asciugamano — sarebbe stata ritenuta «un comportamento non idoneo» al rapporto con la clientela.

Immediata la reazione: la struttura ha aperto un fascicolo disciplinare e ha proceduto al licenziamento in tronco, sostenendo che la fiducia reciproca fra dipendente e club fosse venuta meno e che il comportamento fosse grave e incompatibile con gli standard del Circolo. La decisione ha sollevato un acceso dibattito, anche mediatico, sulla proporzione della punizione rispetto al fatto contestato.

Licenziamento nel mondo del lavoro @pexels, tmag

Si può davvero licenziare per un “tu”? Questioni di lavoro e giustizia

Dal punto di vista legale e giuslavoristico, il licenziamento per giusta causa o per motivi disciplinari può essere legittimo se il dipendente compromette il rapporto di fiducia o viola norme comportamentali previste dal datore di lavoro. Tuttavia, la questione centrale è se usare informalmente il “tu” e — soprattutto — se la presunta aggressione (lancio dell’asciugamano) siano stati provati e documentati in modo convincente.

La dipendente, rappresentata da un avvocato del lavoro, impugna il provvedimento sostenendo di essere stata licenziata in modo ingiustificato e umiliante. Se il tribunale dovesse accogliere il ricorso, il licenziamento potrebbe essere dichiarato illegittimo — con il conseguente diritto a reintegrazione o a un risarcimento. Il caso non riguarda evidentemente solo una sfortunata lavoratrice, ma solleva un dibattito più ampio sul rapporto di lavoro, sulle dinamiche di potere in contesti di prestigio e su quanto possano pesare — in termini di carriera e dignità — piccoli dettagli come un “tu di troppo”.