Ministero della Salute preoccupatissimo: non comprate il pesce natalizio | Richiamo urgente e immediato

Ministero della Salute preoccupatissimo: non comprate il pesce natalizio | Richiamo urgente e immediato

Pesce fresco @pexels, tmag

Alla vigilia delle feste il Ministero della Salute lancia un allarme che rovina l’appetito: richiamato in via urgente un lotto di filetti di acciughe in olio di girasole, potenzialmente pericoloso per la salute dei consumatori.

Nel pieno della corsa al pesce natalizio, quando scaffali e carrelli si riempiono di conserve, antipasti e specialità sott’olio, arriva la notizia che nessuno vorrebbe leggere. Il Ministero della Salute ha diffuso un avviso di richiamo cautelativo riguardante un lotto di filetti di acciughe all’olio di girasole a marchio Capri, per la possibile presenza di istamina oltre i limiti di legge. Un campanello d’allarme particolarmente delicato in questo periodo, in cui la tavola si riempie di piatti di mare.

Al centro del provvedimento c’è un prodotto molto comune sulle tavole italiane: le acciughe sott’olio usate per tartine, pizze, insalate e ricette tradizionali. Il richiamo riguarda i vasetti da 140 grammi di filetti di acciughe Capri, identificati con il lotto L. 060327 e il termine minimo di conservazione 06/03/2027. Secondo la segnalazione, si tratta di un richiamo “cautelativo”, ma il messaggio è chiarissimo: chi ha acquistato questo prodotto deve evitare di consumarlo e riportarlo al punto vendita per il rimborso.

Il lotto sotto accusa: cosa è successo alle acciughe Capri

Nel dettaglio, l’allerta riguarda filetti di acciughe all’olio di girasole prodotti dallo stabilimento Industria Ittica Torrenovese Srl per Igino Mazzola Spa, nello stabilimento di Contrada Pietra di Roma, a Torrenova (Messina), identificato con il marchio di riconoscimento IT D 8775 UE. Proprio da qui escono i vasetti finiti al centro del richiamo, distribuiti con il marchio Capri e destinati ai banchi dei supermercati e dei negozi al dettaglio.

Il problema indicato nell’avviso è la possibile presenza di istamina oltre i limiti di legge. L’istamina è una sostanza che può formarsi naturalmente nel pesce mal conservato o non trattato correttamente lungo la filiera. Se ingerita in quantità elevate, può provocare la cosiddetta “sindrome sgombroide”, con sintomi che vanno da rossore al viso e mal di testa fino a nausea, vomito, crampi addominali, in alcuni casi anche reazioni più serie per le persone sensibili. Proprio per questo la normativa fissa limiti precisi e impone controlli severi, soprattutto sui prodotti ittici conservati.

Ministero della Salute @tmag

Cosa fare se hai il prodotto in dispensa e perché il richiamo è importante

A scopo precauzionale, il produttore e il Ministero raccomandano di non consumare i filetti di acciughe appartenenti al lotto L. 060327 con TMC 06/03/2027. Chi avesse già acquistato il prodotto è invitato a riportarlo al punto vendita dove è stato comprato: il rimborso o la sostituzione devono essere garantiti senza bisogno di scontrino, proprio perché si tratta di un richiamo ufficiale legato alla sicurezza alimentare. Meglio quindi controllare con attenzione l’etichetta dei vasetti in dispensa prima di usarli per antipasti e tartine delle feste.