Famiglie italiane in lacrime: nuova “tassa natalizia” da 204 euro | Ecco quanto ci costano lucine e regali

Famiglie italiane in lacrime: nuova “tassa natalizia” da 204 euro | Ecco quanto ci costano lucine e regali

Natale @pexels, tmag

Nel Natale 2025 la “nuova tassa natalizia” vale 204 euro a testa solo per i regali, mentre alberi, lucine e decorazioni continuano a drenare altri soldi dal portafoglio delle famiglie italiane.

Il nuovo rapporto di Facile.it e Consumerismo No Profit fotografa un Natale all’insegna dei conti in mano: gli italiani spenderanno in media 204 euro pro capite per i regali, con un budget complessivo di 8,7 miliardi, in calo di circa il 20% rispetto allo scorso anno. Una cifra che molti vivono come una vera “tassa obbligatoria” delle feste, a cui è difficile sottrarsi tra parenti, amici e colleghi.

Il rapporto ricorda che la spesa per un albero completo di addobbi ha sfiorato i 270 euro nel 2024 e per il 2025 non si intravedono cali significativi: palline, ghirlande, lucine a tema e piccoli oggetti decorativi restano cari, complice il costo di importazione dei prodotti dall’Asia e l’inflazione che non molla la presa. Risultato: tra regali e allestimento di casa, ogni famiglia si ritrova a mettere a bilancio una vera “tredicesima al contrario”.

La vera stangata non è in bolletta, ma alla cassa dei negozi

Contrariamente a quanto molti temono, le lucine di Natale non pesano tanto sulla bolletta quanto sullo scontrino iniziale. I calcoli sui consumi mostrano che un filo di luci LED acceso qualche ora al giorno per tutto il periodo festivo incide spesso per pochi centesimi o, al massimo, per una manciata di decine di centesimi in più sulla bolletta elettrica.

La spesa che fa davvero male è quella iniziale: tra albero, catene luminose per balconi e finestre, decorazioni da interno e piccoli oggetti “instagrammabili”, il budget per addobbare la casa continua a salire. Consumerismo No Profit ricorda come i prezzi dei kit completi siano rimasti elevati proprio perché molti prodotti arrivano dall’estero e risentono dei costi di trasporto e dei rincari generali. In pratica, il costo dell’atmosfera natalizia si paga molto prima di accendere l’interruttore, alla cassa del negozio o nel carrello online.

Albero di Natale @tmag, pexels

Altri 204 euro, sembrano una nuova tassa di Stato

Quei 204 euro di spesa media per i regali sono percepiti come una vera imposta sociale: se non li spendi ti senti tirchio, se li spendi il conto del mese salta.

In questo quadro, le lucine e gli addobbi diventano il secondo capitolo di una “tassa natalizia” non scritta: regali obbligati, decorazioni da rinnovare, piccoli sfizi che fanno atmosfera ma svuotano il portafoglio. Molti provano a correre ai ripari riciclando gli addobbi degli anni scorsi, passando definitivamente alle luci LED e scegliendo meno oggetti ma di qualità migliore, da riutilizzare più a lungo. Ma la sensazione diffusa resta la stessa: ogni dicembre, tra alberi, lucine e pacchetti, le famiglie italiane devono trovare il modo di far spazio in bilancio a quei 204 euro e oltre che, più che un piacere, somigliano sempre di più a una tassa fissa del Natale.