Hai l’ultimissima possibilità per pagare l’IMU coi saldi: 75% in meno grazie a questo trucchetto fiscale | Basta affittare

Hai l’ultimissima possibilità per pagare l’IMU coi saldi: 75% in meno grazie a questo trucchetto fiscale | Basta affittare

IMU @pexels, tmag

Entro il saldo di dicembre hai ancora un’arma nascosta per tagliare l’IMU: affittare casa con il contratto giusto può farti pagare fino al 75% in meno rispetto a chi la lascia vuota.

Mentre tutti guardano al calendario per la scadenza del saldo IMU del 16 dicembre 2025, molti proprietari ignorano ancora che il modo più efficace per alleggerire davvero la tassa non è un nuovo conteggio sul F24, ma una scelta strategica: mettere l’immobile in affitto, e farlo con la formula prevista dalla legge.

Secondo un portale di informazione giuridica specializzata, nel 2025 le agevolazioni nazionali premiano chi affitta a canone concordato: una tipologia di contratto regolata dalla legge 431/1998 che, se rispettata alla lettera, consente di accedere a sconti automatici sull’IMU e a aliquote più leggere decise dai Comuni. Il risultato, nei casi migliori, è un conto finale che sembra davvero un saldo di fine stagione.

Come funziona il “trucchetto” legale che ti taglia l’IMU

La chiave sta tutta nel canone concordato: invece di affittare “a mercato”, si aderisce agli accordi locali firmati tra associazioni dei proprietari e degli inquilini, che fissano fasce di prezzo e caratteristiche dell’alloggio. In cambio di un canone più basso e controllato, il proprietario ottiene il bonus: per gli immobili locati con questi contratti, la normativa nazionale riconosce una riduzione del 25% dell’IMU, cioè si paga solo il 75% dell’imposta calcolata.

A questa sforbiciata “di legge” si somma spesso un’ulteriore mossa dei Comuni, che applicano aliquote IMU ridotte proprio sugli immobili affittati a canone concordato. Se metti insieme aliquota più bassa e sconto del 25% sull’imposta, il confronto con la stessa casa tenuta sfitta, tassata a tariffa piena, diventa impietoso: in diversi casi il proprietario arriva a versare fino al 50–75% in meno rispetto alla situazione “seconda casa vuota”.

IMU @pexels, tmag

Cosa devi fare subito prima del saldo di dicembre

Per trasformare l’IMU in una sorta di “saldo di fine anno” non bastano però accordi verbali e canoni scritti a mano. Il contratto a canone concordato va redatto usando i modelli-tipo previsti dagli accordi territoriali, registrato all’Agenzia delle Entrate e, in molti Comuni, asseverato dalle associazioni firmatarie. Solo così il proprietario può dichiarare correttamente la locazione agevolata e chiedere l’applicazione dell’aliquota ridotta e dello sconto del 25% nel calcolo del saldo IMU.

Il messaggio è chiaro: se hai un appartamento che paghi come seconda casa e lo tieni vuoto “in attesa di tempi migliori”, il conto del 16 dicembre rischia di essere il più salato dell’anno. Affittarlo con il contratto giusto, invece, può trasformare l’IMU in una tassa “coi saldi”, con un risparmio strutturale che si ripete ogni anno. L’ultimissima possibilità, prima che il F24 di dicembre chiuda i giochi, è decidere se continuare a pagare il prezzo pieno o usare il trucchetto fiscale più semplice che esista: basta affittare.