Gallette killer nei supermercati italiani: c’è un maxi richiamo urgentissimo | 27 lotti coinvolti

Gallette killer nei supermercati italiani: c’è un maxi richiamo urgentissimo | 27 lotti coinvolti

Ministero della Salute @tmag

Un maxi richiamo colpisce le gallette di mais: in 27 lotti di marchi diversi è stata trovata una micotossina oltre i limiti di legge. Il Ministero avverte: non consumatele.

Quelle che molti considerano uno snack “salutare”, leggero e perfetto a dieta, oggi finiscono al centro di un allarme alimentare pesantissimo. Il Ministero della Salute ha disposto il richiamo urgente di 27 lotti di gallette di mais, dopo aver rilevato livelli oltre i limiti consentiti di deossinivalenolo, una micotossina meglio conosciuta come DON o “vomitossina”.

I prodotti ritirati dagli scaffali appartengono a marchi molto diffusi nei supermercati italiani: tra questi compaiono nomi come Dietnatural, Langalletta, Terra Verde Bio, Cortilia, San e Bun, La Grande Ruota e Brezzo, quasi sempre in confezioni da 150 grammi di gallette di mais integrale o pignoletto. Le confezioni possono trovarsi ancora nelle dispense di casa, perché molte scadenze arrivano fino al 2026: per questo l’appello è a controllare subito etichetta e lotto prima di aprire il pacchetto.

Cosa c’è dentro queste gallette “killer” e perché sono finite sotto accusa

Al centro del richiamo c’è il deossinivalenolo (DON), una micotossina prodotta da funghi del genere Fusarium che può svilupparsi nei cereali come grano, orzo e soprattutto mais, materia prima delle gallette. In condizioni di umidità o conservazione non ottimali, il DON può superare le soglie fissate dalla normativa europea, trasformando un prodotto all’apparenza innocuo in un potenziale rischio per la salute.

Il DON è chiamato anche “vomitossina” perché, se assunto in quantità elevate, può provocare nausea, vomito, mal di testa, dolori addominali e disturbi intestinali; nel lungo periodo, un’esposizione ripetuta può avere effetti negativi sul sistema immunitario, soprattutto in bambini, anziani e persone fragili. I controlli hanno individuato nei 27 lotti di gallette livelli superiori ai limiti di legge, facendo scattare il ritiro immediato dal mercato come misura di tutela preventiva per i consumatori.

Richiamo supermercato @tmag

Cosa devi fare se le hai in dispensa (e perché non basta “mangiarne poche”)

Le indicazioni delle autorità sono nette: chi avesse acquistato gallette di mais appartenenti ai lotti coinvolti non deve consumarle in alcun caso. Il prodotto va riportato al punto vendita, dove il rimborso o la sostituzione sono garantiti anche senza scontrino, proprio perché si tratta di un richiamo ufficiale legato alla sicurezza alimentare. Continuare a mangiarle “tanto ne prendo solo qualcuna” non è una buona idea: con le micotossine non esiste una cottura casalinga che le elimini davvero.

Per evitare di cadere nella trappola delle “gallette killer” la mossa più saggia è una: prendere le confezioni dalla credenza e confrontare con attenzione marchio, lotto e data di scadenza con quelli indicati negli avvisi ministeriali. È un promemoria importante: anche i prodotti che associamo a benessere e leggerezza possono finire nei richiami, e l’unico modo per proteggersi davvero è tenere d’occhio le comunicazioni del Ministero della Salute e non sottovalutare mai un maxi richiamo che coinvolge decine di lotti sparsi nei supermercati di tutta Italia.