Bancomat, hanno cambiato le carte in tavola e neanche lo sai: quanto spendi davvero ogni volta che prelevi
Prelievi bancomat-T-mag.it (Fonte: Pexels)
I prelievi Bancomat non funzionano più come prima: nuove regole, nuove commissioni e un sistema che cambia il costo reale di ogni operazione, spesso senza che gli utenti se ne accorgano. E così prelevare contanti può costare più di quanto si immagina.
Le ultime disposizioni sul sistema dei prelievi hanno introdotto un meccanismo diverso da quello che gli utenti erano abituati a conoscere. Per anni le banche applicavano una commissione più o meno fissa quando si prelevava da uno sportello non appartenente al proprio istituto. Ora, invece, è stato modificato proprio il modo in cui viene calcolata la tariffa: un passaggio che incide su milioni di correntisti, in un periodo in cui l’uso dei contanti resta ancora diffuso. Il risultato è che il costo del prelievo non è più immediatamente intuibile, perché dipende da nuovi parametri e non solo dalla banca del cliente.
La novità riguarda la struttura delle commissioni interbancarie e il modo in cui gli istituti possono comunicarle agli utenti. Se in passato esisteva una commissione condivisa applicata tra le banche, ora il modello evolve verso un sistema più flessibile: ogni banca proprietaria dell’ATM può definire una commissione che sarà poi comunicata al cliente direttamente allo sportello prima di confermare l’operazione. Questo elemento cambia radicalmente la dinamica, perché non è più la banca del cliente a decidere quanto si paga, ma quella che possiede il Bancomat da cui si preleva.
La modifica principale riguarda la possibilità per la banca proprietaria dell’ATM di impostare liberamente la commissione che il cliente di un altro istituto dovrà sostenere. In pratica, quando si inserisce la carta, lo schermo può mostrare un avviso con l’importo esatto della commissione: solo dopo aver cliccato “Conferma” si procede al prelievo. Questo significa che il costo non è più “nascosto” nella tariffa della propria banca, ma diventa immediatamente visibile.
I vantaggi? Maggiore trasparenza. Gli svantaggi? Commissioni potenzialmente più alte rispetto a quelle a cui gli utenti erano abituati. L’idea, infatti, è rendere sostenibile per le banche il mantenimento degli sportelli ATM, sempre più costosi da gestire e meno utilizzati con la diffusione dei pagamenti digitali. Ma la ricaduta per i cittadini è evidente: chi preleva spesso e fuori dalla rete della propria banca rischia di pagare molto di più rispetto al passato.
Le nuove regole imposte: cosa prevedono e cosa cambia per i correntisti
Le nuove disposizioni prevedono un sistema progressivo e più aderente ai costi effettivi del servizio. In sostanza, l’obiettivo è far sì che gli istituti che gestiscono gli ATM non debbano sostenere da soli il peso della manutenzione degli sportelli. Per questo la normativa consente di adeguare l’importo della commissione in base ai costi operativi reali e alla presenza o meno di sportelli alternativi nella zona.
Per i correntisti il cambiamento si traduce in un effetto immediato: ogni prelievo può avere un costo diverso, che dipende dalla banca proprietaria dello sportello, dall’area geografica, dalla presenza di concorrenza nella zona e dalle politiche interne dell’istituto. In aree con pochi sportelli, per esempio, la commissione potrebbe essere più alta perché il servizio è più oneroso da mantenere. Nei centri urbani più densi, invece, la presenza di molte banche potrebbe favorire importi più contenuti.

Come evitare spese inutili: i consigli pratici alla luce delle nuove regole
Il primo suggerimento è semplice ma decisivo: prelevare sempre dagli ATM della propria banca. È l’unico modo certo per non pagare commissioni impreviste. In alternativa, molti istituti offrono pacchetti che includono un certo numero di prelievi gratuiti presso altre banche: un’opzione che oggi può diventare particolarmente conveniente.
Un altro accorgimento utile è controllare sempre l’avviso che compare sullo schermo dell’ATM: se l’importo della commissione è troppo alto, è possibile annullare l’operazione senza alcun addebito. Questo nuovo passaggio di trasparenza consente di evitare spese inattese. Infine, per chi preleva spesso e in zone diverse, può essere utile attivare carte che offrono prelievi gratuiti o a costo ridotto presso circuiti internazionali, soprattutto se l’uso del contante resta frequente nella vita quotidiana.
La regola d’oro, con le nuove tariffe, è una sola: non dare mai per scontato che il prelievo sia gratuito. Il sistema è cambiato, le commissioni non sono più uniformi e la scelta dell’ATM fa la differenza. Sapere come funziona questo nuovo meccanismo permette di evitare brutte sorprese e di gestire il denaro contante con maggiore consapevolezza.
