Bonus INPS dicembre 2025, pagamenti ed extra di 155€: il colpo di fine anno che pesa sul conto | Non serve presentare domanda

Bonus INPS dicembre 2025, pagamenti ed extra di 155€: il colpo di fine anno che pesa sul conto | Non serve presentare domanda

Bonus Inps-T-mag.it (Pexels)

A dicembre l’INPS conferma un calendario ricco di accrediti, tra pensioni, indennità e conguagli: spicca l’extra fino a 155 euro sulla tredicesima per chi rientra nei requisiti fissati dall’Istituto, un aiuto che arriva come vero colpo di fine anno.

Il mese di dicembre è da sempre uno dei più attesi dai beneficiari delle prestazioni INPS, ma il 2025 porta con sé un’attenzione particolare legata ai pagamenti della tredicesima e all’erogazione del cosiddetto bonus 155 euro, un’integrazione destinata ai pensionati con redditi più bassi. Secondo quanto riportato nel calendario ufficiale dell’INPS, gli accrediti seguono una programmazione precisa che permette a milioni di cittadini di ricevere stipendi, trattamenti pensionistici e conguagli fiscali prima delle festività.

Nell’elenco delle erogazioni previste rientrano anche diverse indennità legate all’assistenza familiare e al mondo del lavoro, oltre al pagamento delle mensilità aggiuntive. È proprio all’interno di questa cornice che l’INPS conferma l’arrivo dell’incremento fino a 155 euro sulle tredicesime per chi rispetta le condizioni stabilite: una misura che, per molti nuclei, può rappresentare una spinta preziosa in un mese tradizionalmente ricco di spese.

Quando arrivano i pagamenti INPS di dicembre 2025 e come funziona il bonus da 155 euro

Il calendario diffuso dall’Istituto prevede che le pensioni di dicembre, comprensive di tredicesima, vengano accreditate a partire dal primo giorno bancabile del mese, mentre chi ritira presso Poste Italiane segue la consueta suddivisione alfabetica. All’interno di questo accredito, l’INPS inserisce anche l’eventuale bonus fino a 155 euro, riconosciuto come somma aggiuntiva annuale. Si tratta di un importo introdotto per sostenere chi percepisce trattamenti pensionistici minimi, calcolato sulla base del reddito personale e familiare.

La somma aggiuntiva non spetta automaticamente a tutti: rientrano nei requisiti i pensionati con redditi inferiori alle soglie fissate dall’Istituto, che effettua il controllo attraverso le dichiarazioni disponibili. L’importo può variare e non raggiunge necessariamente il massimo di 155 euro per ogni beneficiario. La misura riguarda principalmente pensioni di vecchiaia, invalidità e superstiti, ma sempre entro i limiti previsti dalla normativa vigente. L’accredito avviene in un’unica soluzione insieme alla tredicesima, diventando di fatto un aumento diretto dell’assegno di dicembre.

Soldi-T-mag.it (Fonte:Pexels)

Quali categorie ricevono l’extra e cosa cambia nel cedolino di dicembre

Il bonus è destinato a una platea specifica: pensionati con importi modesti e redditi complessivi contenuti. Nel cedolino del mese viene indicata chiaramente la voce relativa alla “somma aggiuntiva”, che può comparire in forma piena o ridotta in base alla situazione reddituale individuale. Chi supera la soglia prevista non riceve l’importo, mentre chi si trova in area borderline può ottenere una quota proporzionale. L’INPS chiarisce che la verifica è automatica e non è necessario presentare domanda, salvo casi di incongruenze documentali.

Oltre al bonus, dicembre porta con sé anche eventuali conguagli fiscali, trattenute IRPEF di fine anno e ricalcoli su prestazioni collegate. Per i lavoratori del settore pubblico e privato, invece, i tempi di erogazione dipendono dal datore di lavoro, ma il riferimento resta sempre il calendario INPS per contributi e indennità. Nel complesso, il mese si configura come uno dei più importanti dal punto di vista economico, perché concentra un insieme di accrediti che possono incidere in modo significativo nel bilancio familiare. Con la somma aggiuntiva fino a 155 euro sulla tredicesima, l’INPS mira a garantire un sostegno concreto proprio nel periodo dell’anno in cui i consumi aumentano e le spese pesano maggiormente sui conti dei cittadini.