Meno tasse per tutti: finalmente lo Stato ha cambiato le carte in tavola | Cosa succederà dal 1° gennaio 2026

Meno tasse per tutti: finalmente lo Stato ha cambiato le carte in tavola | Cosa succederà dal 1° gennaio 2026

Giorgia Meloni-T-mag.it (Fonte:wikicommons9

Dal 1° gennaio 2026 cambiano le regole su eredità e donazioni: una riforma fiscale destinata a ridurre le imposte per molte famiglie italiane, modificando in modo profondo il sistema di calcolo.

Una notizia destinata a incidere concretamente sulle tasche di molti cittadini. A partire dal 2026 entrerà in vigore una nuova disciplina sulla tassazione di eredità e donazioni, con un meccanismo più favorevole rispetto a quello attuale. Non si tratta di un semplice ritocco delle aliquote, ma di un vero cambio di impostazione che rende il sistema meno penalizzante per chi riceve beni o somme di denaro.

Il cuore della riforma riguarda un aspetto tecnico poco conosciuto, ma decisivo: il modo in cui vengono considerate insieme donazioni ed eredità ricevute nel corso della vita. Proprio qui lo Stato ha deciso di cambiare le carte in tavola, introducendo una regola che riduce sensibilmente il carico fiscale complessivo.

Cosa cambia davvero dal 1° gennaio 2026 su eredità e donazioni

Fino a oggi, chi riceveva una donazione in vita e successivamente un’eredità dallo stesso soggetto si vedeva sommare i due valori ai fini del calcolo dell’imposta. Questo meccanismo faceva superare più facilmente le soglie di esenzione, facendo scattare il pagamento delle tasse anche in casi che, presi singolarmente, sarebbero stati esenti.

Dal 1° gennaio 2026 questa regola non sarà più applicata. Donazioni ed eredità verranno considerate separatamente nel calcolo dell’imposta. In pratica, le franchigie fiscali potranno essere utilizzate due volte: una per la donazione e una per la successione. È questo il punto che rende la riforma particolarmente vantaggiosa.

Per esempio, figli e coniuge, che oggi beneficiano di una franchigia di un milione di euro, non vedranno più questa soglia “consumata” dalle donazioni ricevute in precedenza. Il risultato è che diventa molto più difficile superare i limiti oltre i quali si pagano le imposte.

Perché questa riforma significa davvero meno tasse

Il vantaggio non deriva tanto da aliquote più basse, quanto da un metodo di calcolo più equo. Separando successioni e donazioni, il sistema evita che trasferimenti effettuati in momenti diversi vengano penalizzati come se fossero un’unica operazione. Questo si traduce in un risparmio fiscale concreto per chi riceve beni, immobili o somme di valore.

La riforma favorisce soprattutto chi pianifica il passaggio generazionale del patrimonio. Genitori che aiutano i figli in vita, magari con una donazione immobiliare o economica, non rischieranno più di appesantire la futura successione. Un cambiamento che rende più semplice e meno costosa la gestione del patrimonio familiare.

Inoltre, il nuovo sistema rende più chiara la normativa e riduce l’incertezza per chi deve affrontare una successione. Sapere in anticipo che donazioni ed eredità non si sommeranno più consente una pianificazione più serena e trasparente.

Tasse-T-mag.it (Fonte:Pexels)

Chi ci guadagna di più con le nuove regole

A beneficiare maggiormente della riforma saranno le famiglie con patrimoni medio-alti e quelle che negli anni hanno già effettuato più donazioni. Anche chi trasferisce immobili o attività ai figli potrà farlo con maggiore tranquillità, senza il timore di far scattare una tassazione pesante in futuro.

Il cambiamento ha effetti positivi anche sul piano burocratico. La separazione tra le due imposte rende le procedure più lineari e riduce il rischio di errori nella dichiarazione. Un sistema più semplice significa meno contenziosi e meno costi indiretti per i contribuenti.

Dal 1° gennaio 2026, dunque, il passaggio di beni tra generazioni diventerà meno oneroso e più razionale. Una riforma che non elimina le tasse, ma le rende più eque e meno punitive, offrendo finalmente un alleggerimento fiscale reale a chi eredita o riceve una donazione.