RC Auto killer: arriva il +94% del premio per gli italiani | Conviene riprendere la bicicletta
Un milione e mezzo di italiani a rischio: l’RC Auto potrebbe quasi raddoppiare nel 2026. Scopri le categorie più colpite dai rincari in arrivo.
Il nuovo anno arriva puntuale, carico di promesse e buoni propositi, ma per molti automobilisti porta anche una sorpresa poco gradita. Per circa un milione e mezzo di guidatori, infatti, l’RC Auto sarà un raddoppio dei costi. Altro che ripartenza: per qualcuno, il 2026 inizia con il freno a mano tirato.
L’allarme è stato lanciato dalla redazione il 16 dicembre 2025, evidenziando una tendenza preoccupante. L’Osservatorio assicurativo di Segugio.it registra a novembre un premio medio di 483,57 euro, in aumento del 3,4% su base annua e del 31,1% rispetto allo stesso mese del 2022. Questa crescita costante dei premi generali prepara il terreno per rincari ancora più salati per categorie specifiche. Gli automobilisti che hanno causato un sinistro con responsabilità nel corso dell’ultimo anno vedranno il proprio premio assicurativo aumentare di circa il 94% al momento del rinnovo nel 2026. Si tratta del 4,4% degli automobilisti italiani, un numero considerevole di famiglie che dovranno affrontare una spesa inattesa e significativa.
Chi è davvero a rischio e quanto: un quadro dettagliato
Analisi approfondita: comprendere chi e quanto è realmente a rischio.
L’impennata dei costi dell’RC Auto nel 2026 non colpirà indistintamente tutti i guidatori, ma si concentrerà su specifiche fasce considerate a maggiore rischio. Come anticipato, il rincaro più pesante, pari a quasi il raddoppio del premio (+94%), è destinato a quel 4,4% di automobilisti, ovvero circa un milione e mezzo di italiani, che hanno causato un sinistro con colpa nell’ultimo anno. Questo meccanismo mira a responsabilizzare i guidatori, ma genera comprensibile preoccupazione per chi si trova a fronteggiare spese quasi raddoppiate.
L’analisi del rischio si estende anche alle differenze geografiche, influenzate dalla frequenza dei sinistri sul territorio. Fissando a 100 il valore medio italiano per la frequenza dei sinistri, alcune regioni si distinguono nettamente. Il Molise si conferma la regione più virtuosa con un valore di appena 40,5, indicando una bassa incidenza di incidenti e premi potenzialmente più contenuti. Al contrario, la Valle d’Aosta spicca negativamente con un indice di 130,9, segnalando una frequenza di sinistri ben superiore alla media nazionale. Seguono la Toscana (113,3) e l’Emilia-Romagna (112,2) con valori comunque elevati. Questi dati suggeriscono come il luogo di residenza possa influenzare indirettamente il rischio percepito dalle compagnie e, di conseguenza, la variabilità dei premi applicati.
Età e professione: le fasce demografiche più colpite
Età e professione: l’impatto sulle fasce demografiche più colpite.
Oltre alla storia sinistri individuale e alla localizzazione geografica, anche l’età del guidatore e la sua professione giocano un ruolo cruciale nella definizione del profilo di rischio assicurativo. Le statistiche sono chiare: i giovani fino a 24 anni sono la fascia d’età più a rischio, registrando un indice di sinistrosità di 155,1, significativamente più alto della media. Questo dato non sorprende, considerando la minore esperienza alla guida e una potenziale maggiore propensione a comportamenti meno prudenti. Al polo opposto, la fascia tra i 35 e i 44 anni si dimostra la più attenta, con un indice di appena 85,0, confermando come l’esperienza consolidata alla guida sia un fattore determinante per la sicurezza e la riduzione dei rischi.
Anche l’occupazione ha un impatto notevole sulla frequenza dei sinistri e, di conseguenza, sui potenziali rincari. Gli studenti registrano il valore più elevato (117,3), seguiti dai pensionati (112,4) e dai dirigenti/funzionari (111,2). È interessante notare come i pensionati, pur con lunga esperienza, rientrino tra le categorie a rischio, forse per tempi di reazione più lenti. Le categorie professionali con la minor sinistrosità includono gli appartenenti alle forze armate (70,2), che mostrano una notevole disciplina alla guida, gli imprenditori (80,1) e le casalinghe (89,3). Questi dati offrono uno spaccato preciso su chi dovrà prestare maggiore attenzione al rinnovo dell’RC Auto nel 2026, evidenziando come lo stile di vita e le abitudini professionali possano influenzare direttamente il comportamento al volante e il costo della polizza.
