Il ristorante dei VIP sull’orlo dell’inferno: 391mila euro di perdita | Borghese, Leotta e Max Giusti in rosso
Il bistrot milanese Abks breaktime, finanziato da Alessandro Borghese, Diletta Leotta e Max Giusti, registra pesanti perdite nel 2024. Le difficoltà economiche e i ricavi scarsi pongono interrogativi sul suo futuro.
Il locale milanese Abks breaktime, un bistrot nato all’interno di un moderno impianto di padel, si trova a fronteggiare una situazione finanziaria estremamente critica. Il bilancio del 2024, reso noto dall’assemblea degli azionisti della Padel Palace Srl, società proprietaria, ha rivelato una perdita significativa di 381 mila euro. Questa cifra rappresenta un quasi triplicare del passivo rispetto all’anno precedente, il 2023, che già si attestava a 136 mila euro. Tale pesante deficit è stato provvisoriamente coperto attraverso l’utilizzo parziale dei versamenti effettuati dagli azionisti, un segnale evidente della necessità di iniezioni di capitale esterne per mantenere a galla l’attività. La presenza di nomi noti come Alessandro Borghese, Diletta Leotta e Max Giusti tra i soci aveva inizialmente generato grande attesa e visibilità per il progetto. Tuttavia, l’entusiasmo iniziale sembra ora scontrarsi con una realtà economica ben più complessa, dove l’attrattività dei nomi non basta a garantire la sostenibilità operativa. I numeri attuali dipingono un quadro di marcate difficoltà che mettono in discussione la redditività del modello di business adottato.
Ricavi deludenti e la struttura societaria
Ricavi deludenti: la struttura societaria al vaglio.
Le significative perdite del 2024 sono aggravate da ricavi che faticano a decollare, indicando una base operativa insufficiente a sostenere i costi. Il valore complessivo della produzione di Abks breaktime si è attestato a 197 mila euro. Sebbene questo dato rappresenti una lieve crescita rispetto ai 142 mila euro registrati nel 2023, essa è chiaramente insufficiente a compensare i costi operativi e le perdite accumulate, lasciando il bistrot in una posizione di vulnerabilità finanziaria. È evidente come la sopravvivenza del locale dipenda in larga misura dagli investimenti continui dei suoi azionisti, che fungono da vero e proprio salvagente economico per l’attività.
La compagine azionaria di Abks breaktime è un mix interessante di figure del mondo dello spettacolo e dell’imprenditoria. Il socio di maggioranza è la Food Media Factory Srl, che detiene il 51% delle azioni. Questa società è a sua volta posseduta al 50% dallo chef Alessandro Borghese e per l’altro 50% da Umberto Chiaromonte. A seguire, troviamo l’attore e conduttore Max Giusti, che partecipa con una quota del 20% delle azioni, e la nota presentatrice Diletta Leotta, con una percentuale del 10%. Questa distribuzione delle quote evidenzia un forte coinvolgimento personale ed economico dei personaggi pubblici, i cui nomi sono stati probabilmente un asset chiave nella fase di lancio e di branding del locale.
Il concept culinario e le prospettive future
Il concept culinario di Abks breaktime è stato fortemente influenzato dalla visione di Alessandro Borghese, uno dei nomi più noti della ristorazione televisiva italiana. Il menu riflette il suo stile, con il “Borghy burger” che si è affermato come piatto simbolo del locale, cercando di capitalizzare sulla sua notorietà e sul suo approccio alla cucina. Non solo Borghese, ma anche Joe Bastianich, altra figura di spicco nel panorama culinario internazionale e televisivo, ha contribuito con alcune proposte inserite nella carta delle pietanze. Questa scelta strategica mirava a offrire un’esperienza gastronomica di qualità, supportata dall’appeal di chef di fama, nel tentativo di attrarre un pubblico ampio e variegato all’interno della cornice del centro sportivo.
Tuttavia, nonostante l’indubbia attrattiva dei nomi coinvolti e un’offerta culinaria pensata per intercettare il gusto del pubblico, i dati economici suggeriscono che il richiamo delle celebrità non si sia tradotto, almeno per ora, in una redditività sostenibile. La triplicazione del passivo e i ricavi esigui sollevano seri interrogativi sulla capacità del modello di business di generare profitti. Le perdite continue impongono una riflessione profonda sulla strategia adottata e sulle eventuali azioni correttive necessarie per invertire la tendenza. Il futuro di Abks breaktime, pur potendo contare sul supporto economico dei suoi celebri azionisti, appare legato alla necessità di una ricalibrazione che trasformi la notorietà in una solida performance finanziaria, superando l’attuale fase di difficoltà che ha caratterizzato il 2024.
