Scadenza prorogata al 31 gennaio: puoi fare richiesta per bloccare il Canone RAI | Non lo paghi per legge
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Il dibattito sul canone Rai: chi non paga nel 2026?Il canone Rai resta un tema caldo. Scopri i requisiti per l’esenzione over 75, le scadenze e le novità 2026. Non perdere i dettagli cruciali.
Il dibattito attorno al canone Rai è tornato ad essere nevralgico, in particolare per le numerose famiglie italiane, con un’attenzione specifica verso gli anziani. Sebbene per il 2026 non siano previsti cambiamenti radicali nella normativa generale, l’esenzione per gli over 75 continua a rappresentare un sostegno significativo per una fetta della popolazione più vulnerabile.
L’importo del canone Rai per il 2026 si manterrà a 90 euro annui, la stessa cifra già in vigore dal 2025, dopo una riduzione temporanea applicata nel 2024. Fino a eventuali, e improbabili, modifiche dell’ultima ora legate alla legge di bilancio in fase di discussione, la quota non subirà variazioni. Le modalità di pagamento rimarranno invariate rispetto agli anni precedenti: il canone sarà addebitato direttamente sulla bolletta dell’energia elettrica, suddiviso in rate mensili. Per coloro che non sono intestatari di un’utenza elettrica domestica, il saldo potrà avvenire tramite il modello F24.
È fondamentale sapere che esistono situazioni specifiche in cui il canone Rai non è dovuto. Una delle più comuni riguarda i contribuenti che non possiedono alcun apparecchio televisivo. In questi casi, è possibile richiedere l’esenzione presentando una dichiarazione all’Agenzia delle Entrate, attestando l’assenza di televisori nell’abitazione.
Esenzione canone Rai over 75: i requisiti da conoscere
Esenzione canone Rai: i requisiti chiave per gli over 75.
L’esenzione dal pagamento del canone Rai per gli anziani con più di 75 anni rimarrà attiva anche per il 2026, ma l’accesso a questo beneficio è strettamente vincolato a specifici e precisi requisiti. Il primo criterio fondamentale è l’età anagrafica: è necessario aver compiuto 75 anni entro una delle due scadenze di pagamento del canone, ossia il 31 gennaio o il 31 luglio dell’anno di riferimento.
Oltre all’età, l’esenzione è prevista solamente per coloro che risiedono con il coniuge o con un partner unito civilmente, a patto che quest’ultimo non abbia un reddito proprio. È importante sottolineare che la presenza di collaboratori domestici, come colf o assistenti familiari, non incide in alcun modo sul diritto all’esenzione, un dettaglio spesso fonte di confusione per molti.
Un altro requisito di primaria importanza concerne il reddito complessivo del nucleo familiare. Il reddito annuo, che include sia quello del beneficiario principale sia quello di eventuali coniugi o partner, non deve superare la soglia di 8.000 euro. Per il 2026, saranno presi in considerazione i redditi dichiarati nell’anno precedente, ovvero il 2025. Inoltre, è cruciale ricordare che l’esenzione si applica esclusivamente all’abitazione principale. Se si possiede un televisore in una seconda casa, il canone dovrà comunque essere corrisposto per quell’immobile, anche se l’intestatario rientra nei criteri di età e reddito per l’abitazione principale.
Come richiedere l’esenzione e le scadenze importanti
Le procedure e le scadenze fondamentali per la richiesta di esenzione.
La procedura per richiedere l’esenzione dal canone Rai, sia per assenza di apparecchi televisivi sia per l’agevolazione dedicata agli over 75, prevede la presentazione di una dichiarazione sostitutiva all’Agenzia delle Entrate. Questa dichiarazione attesta il possesso dei requisiti necessari e deve essere inviata secondo tempistiche ben definite per garantire la validità dell’esonero.
Per beneficiare dell’esenzione per l’intero anno 2026, la dichiarazione deve essere inoltrata entro il 31 gennaio 2026. Dato che in quell’anno il 31 gennaio cade di sabato, è prevista una leggera proroga fino al 2 febbraio 2026. È fondamentale rispettare questa scadenza per evitare l’addebito automatico del canone. Nel caso in cui la dichiarazione venga presentata tra il 3 febbraio e il 30 giugno 2026, l’esonero sarà valido soltanto per la seconda metà dell’anno. Se non viene presentata alcuna dichiarazione nei termini previsti, il canone verrà addebitato regolarmente in bolletta.
È sempre consigliabile informarsi direttamente tramite i canali ufficiali dell’Agenzia delle Entrate o consultare un CAF per assistenza nella compilazione e nell’invio della dichiarazione. Conoscere e rispettare queste regole è essenziale per evitare spiacevoli sorprese e assicurarsi di usufruire dei diritti di esenzione previsti dalla legge, specialmente per le fasce di popolazione più avanti con l’età che possono trarre un concreto beneficio da queste disposizioni.
