Bolletta quasi azzerata, non utilizzare gli elettrodomestici in queste fasce orarie e abbatti i costi: centinaia di euro risparmiati ogni mese
Bollette-T-mag.it (Fonte: Pexels)
ARERA conferma che conoscere e rispettare le fasce orarie dell’energia elettrica può ridurre drasticamente i consumi: evitare l’uso degli elettrodomestici nei momenti sbagliati consente un risparmio che, nelle famiglie più energivore, può arrivare a centinaia di euro al mese.
Nel 2026 il costo dell’energia continua a pesare sui bilanci domestici, ma gran parte delle spese deriva dai consumi concentrati nelle ore più dispendiose. La scheda ufficiale di ARERA sulle fasce orarie lo ribadisce: non tutti i kilowattora hanno lo stesso prezzo, e ignorare questa differenza significa pagare molto più del necessario anche svolgendo attività quotidiane come lavare, cucinare o climatizzare la casa.
Il principio è semplice: l’energia costa di più quando la rete è più affollata e meno quando la domanda scende. Bastano poche modifiche nelle abitudini per trasformare la bolletta, spesso fuori controllo, in un costo sostenibile.
Le fasce orarie ARERA: quando l’elettricità costa di più (e quando quasi nulla)
Secondo ARERA, il sistema è suddiviso in tre fasce principali. La più costosa è la F1, che comprende le ore centrali della giornata, generalmente dalle 8 alle 19, dal lunedì al venerdì. In questo intervallo l’energia raggiunge il picco massimo di prezzo, perché coincide con il momento di maggior utilizzo da parte di aziende, uffici e infrastrutture.
Al contrario, la fascia più conveniente è la F23, che include tutte le ore serali, notturne e il weekend. È in questa finestra che l’elettricità costa sensibilmente meno e permette di azzerare quasi del tutto l’impatto degli elettrodomestici più energivori come lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, boiler elettrici e climatizzatori.

Quali elettrodomestici spostare nelle fasce low cost e quanto si risparmia davvero
Gli elettrodomestici più energivori possono raddoppiare il costo finale se utilizzati in fascia F1. L’asciugatrice, ad esempio, può consumare oltre 3 kWh a ciclo: eseguirla nella fascia costosa può arrivare a costare quasi il doppio rispetto alla fascia serale o notturna. La stessa differenza vale per la lavastoviglie, i forni elettrici e gli scaldabagni. Spostare le principali attività domestiche nella fascia serale–notturna porta un abbattimento immediato della bolletta. Le simulazioni di spesa condotte su una famiglia media mostrano che programmare lavatrici e lavastoviglie dopo le 19 può ridurre la spesa energetica del 30-40%, mentre l’uso del climatizzatore e del boiler nelle ore notturne può far scendere il totale mensile anche di oltre cento euro. In famiglie numerose o con elettrodomestici utilizzati più volte al giorno, il risparmio può superare i duecento euro mensili.
Il segreto è semplice: conoscere le fasce orarie e abituarsi a sfruttare quelle più economiche. ARERA ricorda che le regole valgono sia nel mercato tutelato sia in gran parte delle offerte del mercato libero, dove comunque molti operatori costruiscono tariffe che seguono la logica F1–F23. Una strategia, quindi, valida per tutti.E mentre le bollette crescono anno dopo anno, l’unico modo per difendere il portafoglio senza rinunciare al comfort è proprio questo: programmare i consumi, evitare gli sprechi nelle ore sbagliate e trasformare l’energia in un costo finalmente sotto controllo.
