Aumenti in arrivo: dal 10 dicembre questa compagnia telefonica alza i prezzi | come cambiare in tempo senza mettere mano al portafoglio

Aumenti in arrivo: dal 10 dicembre questa compagnia telefonica alza i prezzi | come cambiare in tempo senza mettere mano al portafoglio

Aumenti-Pexels

Dal 10 dicembre TIM applicherà un aumento mensile su diverse sue offerte mobili, una rimodulazione che colpirà migliaia di utenti ma che può essere evitata cambiando operatore senza costi aggiuntivi.

La compagnia ha comunicato ai clienti che alcune tariffe ricaricabili subiranno un rialzo del canone, con una maggiorazione pari a 1,99 euro al mese. Una scelta che TIM giustifica con l’evoluzione delle tecnologie e con l’esigenza di sostenere gli investimenti sulla rete, ma che per molti utenti comporterà un aumento non previsto della spesa. Molti clienti hanno segnalato di aver ricevuto l’SMS informativo, necessario per legge, che anticipa la modifica e informa del diritto al recesso senza penali. L’avviso chiarisce che la rimodulazione scatterà automaticamente dal primo rinnovo successivo al 10 dicembre.

La mossa non è nuova nel settore: gli operatori telefonici ricorrono sempre più spesso alle modifiche unilaterali, motivo per cui è diventato fondamentale conoscere i propri diritti. TIM, come previsto dalla normativa, offre la possibilità di rifiutare l’aumento passando a un altro operatore senza pagare costi di disattivazione. È una strada che molti utenti stanno valutando per evitare un balzello che, sommandosi ad altre spese familiari, rischia di pesare sul bilancio mensile. Anche perché, come sottolineano gli esperti del settore, il mercato oggi offre alternative competitive con bundle molto simili ma prezzi più bassi.

Chi riguarda l’aumento e cosa cambia realmente dal 10 dicembre

L’incremento coinvolgerà specifiche offerte ricaricabili attive da tempo, soprattutto quelle con pacchetti ricchi di giga e minuti che erano state proposte a prezzi promozionali negli anni passati. TIM non ha modificato le condizioni dei clienti business, ma la rimodulazione colpirà diverse linee consumer, comprese quelle rimaste identiche per anni. Si tratta di tariffe molto diffuse che attirano un’ampia fascia di utenti, dai giovani alle famiglie che utilizzano lo smartphone come unica connessione quotidiana. Per tutti loro, il nuovo importo sarà addebitato in automatico senza possibilità di mantenere il vecchio prezzo.

A cambiare non saranno solo i costi, ma anche la percezione della convenienza: per alcuni utenti l’aumento potrà sembrare minimo, ma per chi ha più SIM intestate o piani già costosi l’impatto sarà evidente. Inoltre, molte delle offerte coinvolte erano state scelte proprio per la loro economicità; un aumento di quasi due euro mensili snatura la promessa iniziale di risparmio e spinge molti clienti a guardarsi intorno. TIM ha indicato che chi non accetta la modifica può esercitare il diritto di recesso entro la data riportata nel messaggio ricevuto, senza incorrere in penali né costi di disattivazione.

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Come evitare i rincari e cambiare operatore senza mettere mano al portafoglio

I clienti che non intendono accettare l’aumento possono richiedere il recesso o passare a un altro operatore mantenendo il proprio numero. La procedura è semplice: basta scegliere una nuova tariffa e avviare la portabilità, lasciando che sia il nuovo operatore a gestire tutta la pratica. La normativa permette di effettuare la migrazione senza costi, e anche chi ha un telefono a rate potrà continuare a pagarle senza penali aggiuntive. È un passaggio fondamentale perché garantisce la libertà di scegliere l’offerta più adatta senza subire il rialzo.

Valutare un cambio operatore può portare perfino a un risparmio, visto che molte compagnie propongono tariffe dedicate proprio a chi arriva da gestori che hanno annunciato aumenti. Le offerte alternative permettono di avere lo stesso numero di giga e minuti a un prezzo uguale o inferiore a quello precedente alla rimodulazione TIM. Per questo gli esperti invitano a non aspettare l’ultimo momento: agire entro la scadenza indicata nel messaggio evita l’applicazione automatica del nuovo prezzo e permette di mantenere il controllo dei costi mensili.