Il contributo del settore agricolo | T-Mag | il magazine di Tecnè

Il contributo del settore agricolo

agricoltura_lavoroChe quello agricolo sia uno dei settori di attività economica che ha registrato le migliori performance negli ultimi anni, è ormai un fatto consolidato. L’agricoltura, infatti, si è rivelata un asset strategico per il paese, soprattutto alla luce degli ottimi risultati legati all’export (cresciuto in valore del 6,2% su base annua nel periodo gennaio-marzo, dopo il record di 34,4 miliardi di euro registrato l’anno scorso) e alle opportunità occupazionali, in particolare per gli under 35.
Un’ulteriore chiave di lettura viene adesso fornita dall’Istat, sull’universo delle aziende agricole: nel 2013 queste ultime risultano essere circa 1,5 milioni (in calo, tuttavia, del 6% rispetto al 2012), occupano 992 mila unità di lavoro (ULA), realizzando una produzione di 43,9 miliardi di euro e un valore aggiunto di 24,9 miliardi di euro. Rispetto all’anno precedente l’incremento della produzione è del del 3,3%, l’aumento del valore aggiunto è del 4,9%.
Il sistema delle aziende agricole è tuttavia caratterizzato soprattutto dalla presenza di unità di piccole dimensioni. L’80,7% di esse, infatti, impiega meno di un’unità di lavoro e l’88,6% realizza un fatturato inferiore ai 50 mila euro. Il 96,7% è costituito da aziende individuali e il 97,5% è a conduzione diretta. Quelle che producono esclusivamente per l’autoconsumo, invece, rappresentano il 10,4% del totale e realizzano rispettivamente lo 0,3% e lo 0,2% della produzione e del valore aggiunto nazionali.
Le unità produttive multifunzionali – ovvero le aziende che svolgono anche trasformazione dei prodotti e attività legate all’agricoltura, ad esempio gli agriturismo – rappresentano una quota pari al 9,6% del totale e hanno un peso significativo in termini di occupazione (19,7% delle ULA), valore della produzione (27,8%) e valore aggiunto (28%) sui corrispondenti totali nazionali. In generale le aziende la cui attività è orientata esclusivamente al mercato (34,1%) realizzano le maggiori quote di produzione (47,1%), valore aggiunto (45,5%) e occupazione dipendente (46,3% delle ULA dipendenti e 47,1% del costo del lavoro).
Nel periodo considerato le aziende agricole italiane hanno realizzato in media circa 29 mila euro di prodotto (di cui il 94,8% commercializzato). Il risultato lordo di gestione è di circa 16 mila euro per impresa. Il 53% della produzione e il 49,1% del valore aggiunto sono realizzati al Nord, area geografica in cui è presente il 24,1% delle aziende agricole nazionali. I ricavi dell’attività agricola, invece, derivano in particolare dalla vendita di prodotti vegetali (67,3%), prodotti zootecnici (15%) e animali per la macellazione (13,9%).
Per quanto riguarda l’occupazione infine, ci sono alcuni aspetti da chiarire. Il settore, in verità oggi tra i più innovativi, ha permesso a tanti under 35 di superare la crisi occupazionale (i lavoratori già nel 2013 risultavano essere in aumento del 2,4% rispetto al 2012), ma in molti casi – come già osservato in altri studi – ricorrendo a forme di autoimprenditorialità o impieghi temporanei. Se si osserva il trend del lavoro dipendente le considerazioni da fare sono diverse.
L’Istat spiega infatti che il 16,9% dell’input di lavoro è rappresentato da quello a tempo determinato, “legato principalmente al carattere stagionale di molte produzioni agricole”. L’incidenza del lavoro a tempo determinato è pari all’88,2% in termini di giornate e all’ 83,5% in termini di costo del lavoro. Il settore agricolo, poi, presenta un’elevata flessibilità: soltanto il 2,3% delle giornate di lavoro è prestato da dipendenti a tempo indeterminato.
Questo anche perché la struttura dell’occupazione illustra un massiccio impiego di lavoro a carattere familiare, pari al 79,1% delle giornate effettivamente lavorate. Inoltre, la quasi totalità delle unità produttive in agricoltura è rappresentata da aziende individuali (96,7%), ma sono quelle costituite in forma di società, pur essendo appena il 3,3%, a realizzare il 27,9% della produzione, il 27,9% del fatturato e il 25% del valore aggiunto complessivo.

(articolo pubblicato il 4 agosto 2015 su Tgcom24)

 

Scrivi una replica

News

Autonomia differenziata, lunedì l’approdo in Aula alla Camera

L’approdo in Aula del disegno di legge per l’attuazione dell’Autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario inaugura l’agenda dei lavori parlamentari della prossima settimana. Appuntamento…

26 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Sondaggio BCE, consumatori prevedono inflazione a 12 mesi al 3%

Secondo il sondaggio mensile della BCE, condotto su un campione di 19 mila consumatori, a marzo le aspettative per l’inflazione nei prossimi 12 mesi si…

26 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Tedros Adhanom Ghebreyesus: «I vaccini sono tra le invenzioni più potenti della storia»

«I vaccini sono tra le invenzioni più potenti della storia, che rendono prevenibili malattie un tempo temute». Lo ha detto il direttore generale dell’Oms, Tedros…

26 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Salute: secondo uno studio dell’Oms-Europa, il 57% dei quindicenni europei ha sperimentato l’alcol

In Europa, il 57% dei quindicenni ha bevuto alcol e uno su cinque ha usato di recente le e-cig. Lo denuncia l’ultimo rapporto curato dall’Organizzazione…

26 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »
Testata registrata presso il tribunale di Roma, autorizzazione n. 34/2012 del 13 febbraio 2012
Edito da Tecnè S.r.l - Partita Iva: 07029641003
Accedi | Disegnato da Tecnè Italia