Torna a crescere la fiducia di consumatori e imprese a dicembre
Guardando alle imprese il miglioramento è diffuso al settore manifatturiero e a quello dei servizi, mentre costruzioni e commercio al dettaglio evidenziano un calo
di Redazione
Nel mese di dicembre, l’Istat stima un aumento sia dell’indice del clima di fiducia dei consumatori (da 98,4 a 102,4) sia dell’indice composito del clima di fiducia delle imprese che passa da 83,3 a 87,7. Tutte le componenti del clima di fiducia dei consumatori sono in crescita anche se con intensità differenziate. Il clima economico e il clima futuro registrano un aumento più deciso passando, rispettivamente, da 79,8 a 86,0 e da 99,3 a 106,6. Il clima personale sale da 104,7 a 108,0 e quello corrente passa da 97,4 a 99,2.
«Dopo il peggioramento registrato lo scorso mese, torna a migliorare la fiducia sia delle imprese sia dei consumatori anche se il livello degli indici rimane ancora decisamente al di sotto di quello precedente l’emergenza sanitaria. Per quanto attiene ai consumatori, sono in miglioramento le aspettative sia sulla situazione economica generale sia su quella familiare; si evidenzia un deciso miglioramento dei giudizi sull’opportunità all’acquisto di beni durevoli», sottolinea l’Istat.
Guardando alle imprese, il miglioramento della fiducia è diffuso al settore manifatturiero e a quello dei servizi mentre le costruzioni e, soprattutto, il commercio al dettaglio evidenziano un calo dell’indice. In particolare, nel settore manifatturiero l’indice sale da 90,9 a 95,9 e nei servizi aumenta da 74,8 a 78,2; nelle costruzioni l’indice diminuisce da 136,8 a 136,0 e nel commercio al dettaglio scende da 94,9 a 88,5.
Con riferimento alle componenti dell’indice di fiducia, nell’industria manifatturiera tutte le componenti sono in miglioramento mentre nelle costruzioni la dinamica è positiva solo per il saldo dei giudizi sugli ordini.
Per quanto attiene ai servizi di mercato, si registra un peggioramento dei giudizi sia sugli ordini sia sull’andamento degli affari; le attese sugli ordini, dopo il forte ridimensionamento subìto lo scorso mese, tornano a migliorare trainando la risalita dell’indice di fiducia. Nel commercio al dettaglio, la diminuzione dell’indice è dovuta al forte calo dei giudizi sulle vendite e all’aumento del saldo delle scorte di magazzino; invece sono in miglioramento le aspettative sulle vendite future. A livello di circuito distributivo, la fiducia diminuisce nella grande distribuzione mentre è in aumento nella distribuzione tradizionale.