IL DIRETTORE DI VANITY FAIR RISPONDE AD AVVENIRE SUL CASO CONCIA
Luca Dini, direttore di Vanity Fair, risponde ad Avvenire sul caso dell’esclusiva che il settimanale ha dedicato al matrimonio della deputata del Pd, Anna Paola Concia, con Ricarda Trautmann. “Quello che disturba un po’, invece, è il dare per scontato che tutta l’operazione sia strumentale, ideologizzata, che risponda alle «mode culturali», che sia banale. Se si è messa in moto «la straordinaria macchina del consenso», non sarà forse perché il senso comune è cambiato? E la maggior parte delle persone non vede più con alcuna ostilità la richiesta di veder riconosciuto il proprio progetto di vita come un amore che non è di serie B? E l’omofobia purtroppo ancora diffusa (vedi il gay accoltellato dal fratello per «vergogna») viene percepita come una minaccia assai più grave della messa in discussione del matrimonio tradizionale? Se obbedire a una moda significa rendere più sopportabile la vita a tante persone, ebbene, sono orgoglioso di NON andare controcorrente”.