Vaticano: rinvio a giudizio per Paolo Gabriele. Nella sua abitazione ritrovato assegno destinato al Papa
La magistratura vaticana ha rinviato a giudizio Paolo Gabriele, il maggiordomo del Papa accusato di furto aggravato delle carte riservate. Nella sentenza del giudice istruttore Piero Antonio Bonnet si rivela che viene emerge inoltre il rinvio a giudizio – per concorso in furto aggravato, favoreggiamento e violazione del segreto – di una seconda persona, Claudio Sciarpelletti, dipendente della segreteria di Stato, arrestato lo scorso 25 maggio.
Il suo ruolo, come ha puntualizzato il portavoce vaticano Federico Lombardi, è da ritenersi “marginale”. L’udienza sarà fissata dopo il 20 settembre.
A casa di Paolo Gabriele in Vaticano, è stato inoltre reso noto, sono stati ritrovati insieme ai documenti anche un assegno di 100 mila euro destinato al Pontefice, una pepita d’oro e una copia preziosa dell’Eneide che risale al Cinquecento.