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La situazione in Ucraina

viktor_yanukovichLe manifestazioni delle ultime ore a Kiev sembrano avere preso una piega diversa rispetto alle proteste di dicembre, all’epoca più pacifiche rispetto alle immagini che giungono ora dall’Ucraina. Gli stessi leader dell’opposizione hanno stigmatizzato quanti hanno provocato i momenti di violenza nella giornata di domenica, ma è evidente allo stesso tempo come il malcontento della popolazione stia crescendo. Alla base delle proteste ci sono le posizioni filorusse del presidente Viktor Yanukovych il quale si è mostrato piuttosto incerto alla fine di novembre quando a Vilnius (Lituania) si è svolto il vertice dell’Unione europea per il Partenariato orientale, ovvero una serie di politiche volte a favorire il libero scambio. Il primo passo, insomma, verso l’ingresso nell’Ue. Se Georgia e Moldavia hanno firmato l’accordo, diversa è stata la posizione dell’Ucraina. Il presidente ucraino, in verità, non deplorerebbe un rapporto commerciale diretto con l’Unione, ma non vuole neppure compromettere “l’alleanza” con Mosca che nei mesi precedenti aveva mantenuto un atteggiamento ostico nei confronti del partner per evitare la ratifica dell’accordo. La Russia è così riuscita a strappare a Kiev un patto che prevede da una parte il taglio del prezzo del gas esportato in Ucraina e, dall’altra, l’acquisizione di circa dieci miliardi di euro in titoli di Stato.
Il fatto, però, è che i tentativi da equilibrista di Yanukovych sono l’ultima grana. Il problema è inoltre politico e sociale. Sull’accordo di libero scambio con l’Ucraina, il braccio di ferro è avvenuto da entrambi i lati. Anche Bruxelles ha mostrato i muscoli facendo richiesta esplicita della liberazione di Yulia Tymoshenko, in carcere dal 2011, con l’accusa di abuso di potere nel periodo in cui fu a capo del governo, dopo un accordo con la Russia sugli approvvigionamenti di gas naturale ritenuto svantaggioso per l’Ucraina.
A inasprire il dibattito e ad accrescere la tensione sociale sono le leggi antimanifestazioni promosse dal governo ucraino che prevedono dieci anni di carcere per l’occupazione di edifici pubblici, pene severe per chi monta tende in strada e per chi manifesta a volto coperto.

F. G.

 

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