Il numero degli stranieri occupati | T-Mag | il magazine di Tecnè

Il numero degli stranieri occupati

Tuttavia, negli ultimi cinque anni, il tasso di occupazione tra gli stranieri è sceso del 5,5% tra i cittadini comunitari e del 4,1% tra quelli extracomunitari

lavoratori_stranieriGli occupati di origine straniera sono aumentati nel corso del 2014. A crescere, tuttavia, è anche il numero delle persone provenienti dall’Unione europea o da Paesi extracomunitari alla ricerca di un lavoro.
Nel 2014, nel nostro Paese, ci sono stati 111 mila lavoratori stranieri occupati in più rispetto all’anno precedente. Lo rileva il quinto rapporto annuale I migranti nel mercato del lavoro in Italia del ministero del Lavoro. Secondo cui, inoltre, tra gli stranieri sono aumentati anche i disoccupati: 11 mila unità in più rispetto al 2013. Attualmente gli immigrati in cerca di un impiego sono 465.700 (139 mila Ue e 327 mila extra Ue). La quota degli occupati stranieri sul totale dei lavoratori impiegati in Italia rimane così stabile attorno al 10,3%. Una percentuale analoga a quella delle imprese individuali costituite da persone provenienti da Paesi extracomunitari.
La crescita, registrata da Unioncamere sulla base dei dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio relativi al 2014, ha consentito alle imprese individuali dei cittadini extracomunitari di raggiungere le 335 mila unità (+7% rispetto all’anno precedente) e di superare il 10% del totale delle imprese individuali italiane, pari a 3,2 milioni.
In alcuni settori, secondo il ministero del Lavoro, i lavoratori stranieri – comunitari ed extracomunitari – hanno garantito la tenuta dell’occupazione nell’ultimo biennio. Specialmente nel commercio, dove si rileva una crescita dell’occupazione extra Ue (+9%) contro un calo della componente italiana (-2,4%), e nell’agricoltura. In altri comparti, invece, l’impatto della crisi economica è stato talmente duro da non risparmiare nessuno. Come nelle costruzioni, ad esempio.
La riduzione delle compravendite immobiliari, in atto dal 2010 ad oggi, ha avuto ripercussioni (negative) sull’attività delle imprese attive nell’edilizia. Alcune delle quali sono state costrette a chiudere i battenti o a licenziare parte del personale assunto in precedenza. Lo scorso anno, spiega il rapporto del ministero del Lavoro, a farne le spese sono stati tanto i lavoratori italiani (-2,3% rispetto al 2013) quanto quelli di origine comunitaria (-2,4%) ed extracomunitaria (-19,6%).

(articolo pubblicato il 16 aprile su Tgcom24)

 

Scrivi una replica

News

Ita-Lufthansa, slitta al 4 luglio il verdetto Ue

Slitta al 4 luglio, il verdetto finale dell’Unione europea su Ita-Lufthansa. Lo ha reso noto la Commissione europea, dopo aver ricevuto l’ultimo pacchetto di impegni…

7 Mag 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Sangalli: «L’economia tiene bene, incertezza sul futuro rallenta investimenti»

«Nonostante qualche fragilità in alcuni settori produttivi, l’economia italiana tiene bene. Tuttavia, l’incertezza sul futuro rallenta investimenti e consumi». Così il presidente di Confcommercio, Carlo…

7 Mag 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Commercio, a marzo vendite al dettaglio in aumento nell’Ue

A marzo 2024, il volume del commercio al dettaglio destagionalizzato è cresciuto dello 0,8% nell’Eurozona e dell’1,2% nell’Unione europea. Lo rende noto l’Eurostat, l’Ufficio statistico…

7 Mag 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

«Nel 2023 reddito reale pro capite famiglie area Ocse +1,2%»

Nel 2023, il reddito reale pro capite delle famiglie nell’area Ocse è cresciuto dell’1,2%. Lo ha reso noto l’Ocse, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo…

7 Mag 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »
Testata registrata presso il tribunale di Roma, autorizzazione n. 34/2012 del 13 febbraio 2012
Edito da Tecnè S.r.l - Partita Iva: 07029641003
Accedi | Disegnato da Tecnè Italia