Leave or remain: l’export italiano dopo il referendum
Il recente andamento delle esportazioni italiane – dettato in larga parte dal rallentamento delle economie emergenti, dalle sanzioni verso la Russia e dal relativo embargo ma anche da una ripresa dell’Eurozona ancora poco dinamica -, lascia presupporre un rallentamento della crescita dell’export per i prossimi anni. A tutti questi fattori si aggiunge poi l’ipotesi che il Regno Unito possa uscire dall’Unione europea nel caso in cui al referendum del 23 giugno dovesse vincere il fronte del Brexit.
Stando alle stime del Sace, secondo cui l’export italiano è destinato a salire del 4,3% medio annuo tra il 2016 ed il 2019, sebbene il settore agroalimentare non risentirà particolarmente dell’eventuale uscita del Regno unito dall’Unione europea, altri settori a partire dal 2017 registrerebbero bruschi cali. Con pesanti conseguenze sul totale dei beni esportati verso l’area.
E’ il caso della meccanica strumentale, dei mezzi di trasporto e del settore tessile e dell’abbigliamento. Secondo il Sace, infatti, la meccanica strumentale, che nel 2015 ha registrato una crescita dell’export del 6,3%, riporterà un rallentamento al 4-6% nel 2016 per poi subire un crollo compreso tra il 10-18% l’anno successivo. Andamento simile interesserà, sempre in caso di Brexit, il comparto dei mezzi di trasporto: dal +18 del 2015 si scenderebbe al +6-8% dell’anno in corso al -10-16% del 2017. Il settore del tessile e dell’abbigliamento riporterà, invece, una crescita 6-9% quest’anno e un calo compreso tra il -1% ed il -3%, contro il +9,2% del 2015.
Come anticipato il settore degli alimentari e delle bevande sarà interessato solamente da un rallentamento: dal +9% dello scorso anno il dato si attesterà tra il 7% ed il 10% quest’anno per rallentare al +5-6% il prossimo. Il totale dei beni esportato nel Regno Unito potrebbe riportare un +6-7% nel 2016 e un -3-7% nel 2017.
Nel 2015 il valore dell’interscambio commerciale tra Italia e Regno Unito è stato di 33,1 miliardi di euro, in crescita del 5,9% rispetto al 2014. Le esportazioni italiane sono state pari a 22,5 miliardi, per una crescita del 7,4% sull’anno precedente. Un andamento che, in caso di mancata scissione del Regno Unito dall’Ue, si rinforzerebbe, tanto che secondo il Sace le esportazioni crescerebbero del 7% quest’anno e del 6,1% nel 2017.
In tal caso la meccanica strumentale metterebbe a segno una crescita delle esportazioni del’8,9% quest’anno e del 6,8% il prossimo. Per i mezzi di trasporto si verificherebbero un +11,1% e un +7,5%, mentre per il settore tessile e dell’abbigliamento un +7,1% e un +5,9%.