Mafia, Grasso: “Provenzano porta con sé tanti misteri”
“Bernardo Provenzano è stato per decenni il capo di Cosa nostra, macchiandosi di crimini e stragi efferate, nonché il vertice delle più segrete trame del nostro tempo. Grazie a una fortissima rete di supporto è stato latitante per più di 40 anni”. Lo ha scritto su Facebook il presidente del Senato, Pietro Grasso, commentando la morte del boss mafioso. “Nonostante le mille difficoltà, nel 2006 riuscimmo a prenderlo, infrangendo il mito dell’invincibilità della mafia: da allora è stato in carcere, dove oggi è morto”, ha proseguito il presidente del Senato. Secondo Grasso, “dalla sua cattura è iniziata la speranza di un cambiamento fino ad allora ritenuto impossibile: l’impegno per distruggere il “sistema Provenzano”, fatto di profitti illeciti e di illegalità diffusa, di corruzione e di collusione all’interno sistema politico, imprenditoriale e affaristico. Porta con sé tanti misteri, pezzi di verità che abbiamo il dovere di continuare a cercare. Il bisogno di verità e giustizia – ha concluso – non muore mai”.