Lavoro, Corte Giustizia Ue: “Le ferie non godute vanno retribuite”
“Un lavoratore che ponga fine egli stesso al proprio rapporto di lavoro ha diritto a un’indennità finanziaria se non ha potuto usufruire di una parte o della totalità delle ferie annuali retribuite”. Lo ha deciso la Corte di Giustizia dell’Unione europea (CGUE), pronunciandosi sul caso di un dipendente pubblico austriaco il quale si è visto rifiutare l’indennizzo per le ferie non godute.
La direttiva 2003/88, osserva la Corte, “prevede che ogni lavoratore debba beneficiare di ferie annuali retribuite di almeno quattro settimane e che il diritto alle ferie annuali retribuite costituisce un principio particolarmente importante del diritto sociale dell’Unione”. Esso “è conferito a ogni lavoratore, indipendentemente dal suo stato di salute. Quando cessa il rapporto di lavoro e dunque la fruizione effettiva delle ferie annuali retribuite non è più possibile, la direttiva prevede che il lavoratore abbia diritto a un’indennità finanziaria per evitare che, a causa di tale impossibilità, egli non riesca in alcun modo a beneficiare di tale diritto, neppure in forma pecuniaria”.