Accesso al credito: ancora difficoltà per le imprese
A inizio 2017 Unimpresa ha rilevato un nuovo calo dei prestiti concessi dalle banche alle imprese, confermando ancora una volta il perdurare del credit crunch. In particolare dall’indagine emerge un calo del 2%, legato soprattutto al calo dei prestiti a breve e a lungo termine.
Unimpresa spiega infatti che tra il gennaio del 2016 e lo stesso mese di quest’anno lo stock prestiti concessi alle aziende italiane dal sistema bancario è diminuito nel complesso di 15 miliardi di euro (riportando appunto un -2%). Come anticipato, a causare il calo sono state le contrazioni degli stock di prestiti a breve e a lungo termine rispettivamente di 14 e 12 miliardi di euro, bilanciate solo in parte dall’aumento di undici miliardi dei prestiti a medio termine.
Allargando lo sguardo al totale degli impieghi al settore privato emerge un calo di quasi dieci miliardi di euro (-0,7% negli ultimi dodici mesi). La diminuzione registrata dai prestiti alle imprese è stata infatti bilanciata a sua volta dalla crescita che ha interessato i crediti concessi alle famiglie: +5 miliardi di euro per il credito al consumo e +6 miliardi di euro per i mutui. Sono diminuiti, invece, di 5,6 miliardi i prestiti personali.
Dall’inizio della crisi economica il credito concesso dalle banche al settore privato è diminuito notevolmente. Negli ultimi otto anni si registra infatti un calo di circa 80 miliardi di euro. Questo perché nello stesso periodo è aumentato notevolmente lo stock delle sofferenze bancarie, praticamente quadruplicato tra il 2008 ed oggi, secondo il CRIF.
Ma una buona notizia c’è: il monte di prestiti non rimborsati è sceso di 3,9 miliardi, passando a 197,9 miliardi dai 291,8 miliardi del gennaio del 2016 (-1,97%). In particolare Unimpresa indica un calo di circa il 2% per le sofferenze legate alle imprese e un -2,16% per quelle legate ai prestiti alle famiglie. In crescita dello 0,44% i prestiti insoluti legati alla pubblica amministrazione, alle assicurazioni e alle onlus.