Ripresa lenta in Italia, pesa il credit crunch | T-Mag | il magazine di Tecnè

Ripresa lenta in Italia, pesa il credit crunch

In nostro Paese è 26esimo in europa per ritmo della crescita economica, non a caso il Pil è inferiore del 7% rispetto al picco del 2008
di Redazione

Il centro studi di Prometeia ha realizzato un’indagine sull’andamento dell’economia italiana tra l’inizio della crisi e la fine del 2016, mettendola a confronto con quella dei nostri principali partner, europei e non.

Dal Rapporto di previsione marzo 2017 emerge come oggi il livello del Prodotto interno lordo italiano sia ancora inferiore del 7% rispetto al livello massimo toccato a inizio 2008, mentre nell’Unione europea è superiore del 2,4%, in Francia del 4,5% e in Germania addirittura del 7,8%.
Del resto, tra il 2014 ed oggi il ritmo della crescita economica italiana è stato il penultimo tra i Paesi dell’Unione europea, facendo meglio solo della Grecia. Secondo le elaborazioni effettuate da Ufficio studio della Confcommercio su dati Eurostat, fatto cento l’indice del Pil reale del 1° trimestre del 2014, a fine 2016 nel nostro Paese si è registrato un aumento di appena due punti, contro i 3,1 punti della Francia, i 4,1 della Germania , i 6,4 del Regno Unito, gli 8,5 della Spagna e addirittura i 40,6 dell’Irlanda (prima nella classifica). In Grecia si è invece registrato un calo di un punto.
Altro indice che denota le difficoltà economiche dell’Italia è quello relativo agli investimenti reali. In questo caso la Confcommercio ha posto il valore 100 agli investimenti del 2007 e dalle tabelle si può notare come al termine del 2016 l’indice si sia attestato a 74,2 punti (20esimo posto nell’Ue), contro i 97,3 dell’Olanda (al 12esimo), i 99,9 della Francia (al decimo), i 100,9 del Regno Unito (al nono) e i 108,7 della Germania (al settimo). Tra i peggiori troviamo Spagna (21esima) e Grecia (26esima), rispettivamente con 72,2 e 40,5 punti.
Un fattore quello del calo degli investimenti, legato – spiega la Confcommercio nella sua analisi – in larga parte al credit crunch. Mentre, infatti, il credito bancario concesso all’economia reale è cresciuto dell’8,5% in Francia e del 6,4% in Germania, tra il 2011 ed il 2016 in Italia si è registrato un calo del 7%, legato soprattutto alla diminuzione che ha interessato il credito alle imprese: -117,8 miliardi nel periodo considerato, contro il +92,5 miliardi registrato in Francia e il +18,3 miliardi della Germania.

 

Scrivi una replica

News

Autonomia differenziata, lunedì l’approdo in Aula alla Camera

L’approdo in Aula del disegno di legge per l’attuazione dell’Autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario inaugura l’agenda dei lavori parlamentari della prossima settimana. Appuntamento…

26 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Sondaggio BCE, consumatori prevedono inflazione a 12 mesi al 3%

Secondo il sondaggio mensile della BCE, condotto su un campione di 19 mila consumatori, a marzo le aspettative per l’inflazione nei prossimi 12 mesi si…

26 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Tedros Adhanom Ghebreyesus: «I vaccini sono tra le invenzioni più potenti della storia»

«I vaccini sono tra le invenzioni più potenti della storia, che rendono prevenibili malattie un tempo temute». Lo ha detto il direttore generale dell’Oms, Tedros…

26 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Salute: secondo uno studio dell’Oms-Europa, il 57% dei quindicenni europei ha sperimentato l’alcol

In Europa, il 57% dei quindicenni ha bevuto alcol e uno su cinque ha usato di recente le e-cig. Lo denuncia l’ultimo rapporto curato dall’Organizzazione…

26 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »
Testata registrata presso il tribunale di Roma, autorizzazione n. 34/2012 del 13 febbraio 2012
Edito da Tecnè S.r.l - Partita Iva: 07029641003
Accedi | Disegnato da Tecnè Italia