Frenano gli Stati Uniti, l’Eurozona si rafforza | T-Mag | il magazine di Tecnè

Frenano gli Stati Uniti, l’Eurozona si rafforza

Secondo le previsioni, entrambe le economie dovrebbero comunque chiudere l'anno in crescita
di Redazione

Il 2017 non è iniziato allo stesso modo per gli Stati Uniti e l’Eurozona: nella nota mensile, l’ISTAT osserva che l’economia statunitense ha subito un rallentamento mentre quella della zona euro si è rafforzata.

Secondo la stima preliminare, nel primo trimestre del 2017 il Prodotto interno lordo statunitense è aumentato dello 0,7% su base annua. Il dato, che ha deluso le attese degli analisti – le previsioni stimavano una crescita dell’1% –, certifica un rallentamento dell’economia statunitense. Quello registrato nel primo trimestre è il tasso di crescita più basso da qualche anno a questa parte: per trovarne uno meno consistente bisogna tornare all’inizio del 2014 (rispetto al trimestre precedente, l’incremento del PIL è stato comunque del 2,1%).
La spesa per consumi delle famiglie, che ha subito comunque una frenata (+0,3% nel primo trimestre rispetto al +3,5% del quarto trimestre 2016), gli investimenti fissi (+10,4%) e le esportazioni hanno contribuito positivamente alla crescita del PIL (scorte e spesa pubblica hanno invece influito negativamente).
Frena anche la crescita dell’occupazione, in realtà. L’ISTAT osserva che a marzo i lavoratori del settore non agricolo sono aumentati di 98mila unità mentre nei mesi precedenti gli incrementi sono stati decisamente superiori (+216mila a gennaio e +219mila a febbraio).
Un rallentamento che non ha influito negativamente sul tasso di disoccupazione – ovvero il rapporto tra chi è alla ricerca di un impiego e la forza lavoro –, sceso al 4,5% dal 4,7% del mese precedente.
Per quanto poco brillante, la performance registrata nel primo trimestre non preoccupa più di tanto: la Federal Reserve, la banca centrale statunitense, sostiene che si tratta di una di un “rallentamento verosimilmente transitorio” (il 3 maggio la FED ha lasciato i tassi allo 0,75%-1%, mantenendo invariata la sua politica monetaria).
Il 2017 è iniziato meglio nell’Eurozona. Nel primo trimestre – anche in questo caso si tratta di una stima preliminare –, il PIL dell’area euro è aumentato (+0,5% rispetto all’ultimo trimestre del 2016), confermando un consolidamento dell’economia (particolarmente “robusta” è la crescita della Spagna: +0,8%).
Notizie positive anche sul fronte occupazionale: secondo l’Eurostat, a marzo il tasso di disoccupazione si è attestato al 9,5%, il livello più basso dall’aprile del 2009 (naturalmente emergono forti differenze tra i Paesi della zona euro: in Spagna e Grecia il tasso di disoccupazione è molto più alto e rispettivamente al 23,5 e al 18,2%).
Sia la zona euro che gli Stati Uniti dovrebbero chiudere il 2017 in crescita. Nelle previsioni d’inverno pubblicate a febbraio, la Commissione europea scrive che il PIL dell’Eurozona dovrebbe crescere dell’1,6% (+0,1% rispetto alla stima contenuta nelle previsioni d’autunno). Secondo l’agenzia di rating Fitch, il Prodotto interno lordo statunitense aumenterà del 2,3%.

 

Scrivi una replica

News

Autonomia differenziata, lunedì l’approdo in Aula alla Camera

L’approdo in Aula del disegno di legge per l’attuazione dell’Autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario inaugura l’agenda dei lavori parlamentari della prossima settimana. Appuntamento…

26 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Sondaggio BCE, consumatori prevedono inflazione a 12 mesi al 3%

Secondo il sondaggio mensile della BCE, condotto su un campione di 19 mila consumatori, a marzo le aspettative per l’inflazione nei prossimi 12 mesi si…

26 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Tedros Adhanom Ghebreyesus: «I vaccini sono tra le invenzioni più potenti della storia»

«I vaccini sono tra le invenzioni più potenti della storia, che rendono prevenibili malattie un tempo temute». Lo ha detto il direttore generale dell’Oms, Tedros…

26 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Salute: secondo uno studio dell’Oms-Europa, il 57% dei quindicenni europei ha sperimentato l’alcol

In Europa, il 57% dei quindicenni ha bevuto alcol e uno su cinque ha usato di recente le e-cig. Lo denuncia l’ultimo rapporto curato dall’Organizzazione…

26 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »
Testata registrata presso il tribunale di Roma, autorizzazione n. 34/2012 del 13 febbraio 2012
Edito da Tecnè S.r.l - Partita Iva: 07029641003
Accedi | Disegnato da Tecnè Italia