Istat: “Rallenta l’economia degli Usa, mentre continua la crescita dell’Eurozona” | T-Mag | il magazine di Tecnè

Istat: “Rallenta l’economia degli Usa, mentre continua la crescita dell’Eurozona”

“Nei primi mesi del 2017 l’economia USA ha confermato il rallentamento dell’attività economica. La seconda stima del Pil statunitense relativa al primo trimestre ha evidenziato una variazione congiunturale pari a +0,3% (+0,5% in T4). Il miglioramento generalizzato degli investimenti ha costituito il principale motore della crescita congiuntamente alla spesa per consumi delle famiglie e alle esportazioni nette; le scorte hanno invece fornito un contribuito negativo. In aprile è proseguito l’aumento degli occupati del settore non agricolo
(+211 mila unità), in lieve accelerazione rispetto al mese precedente. Anche il tasso di disoccupazione è migliorato (4,4% ad aprile rispetto a 4,5% di marzo). L’evoluzione dell’economia statunitense è attesa continuare a ritmi moderati: secondo il Conference Board, l’indicatore anticipatore relativo al mese di aprile segnala un miglioramento. A maggio la fiducia dei consumatori è risultata in lieve peggioramento, condizionata dai giudizi negativi sulle prospettive economiche di medio termine. Nell’area Euro prosegue il consolidamento della crescita. Nel primo trimestre del 2017, in base alla stima preliminare, il Pil ha segnato un’accelerazione rispetto alla parte finale del 2016 (+0,5% rispetto al +0,4% del quarto trimestre 2016). Inoltre per alcuni paesi, come Francia e Italia, la stima preliminare è stata rivista al rialzo. L’andamento positivo del mercato del lavoro (in aprile il tasso di disoccupazione
è ulteriormente diminuito, raggiungendo il 9,3%) fornirebbe un ulteriore
sostegno ai consumi privati e al reddito disponibile delle famiglie. Gli indicatori anticipatori e coincidenti del ciclo economico mostrano, tuttavia, segnali di debolezza. A maggio l’Economic Sentiment Indicator ha registrato una lieve diminuzione rispetto al mese precedente: è rallentata la fiducia nelle imprese del commercio e dei servizi, mentre quella delle imprese del settore manifatturiero e dei consumatori è rimasta stazionaria.
Nello stesso mese, l’indicatore anticipatore euro-Coin ha evidenziato una lieve diminuzione legata al rallentamento dell’attività industriale. Il livello dell’indicatore rimane comunque vicino ai massimi degli ultimi mesi. Nel mese di maggio il tasso di cambio dell’euro nei confronti del dollaro ha continuato ad apprezzarsi rispetto al mese precedente (+3,0%), favorendo le esportazioni USA. Nello stesso periodo le quotazioni del Brent sono risultate in diminuzione (-4,7%), scendendo in media a 51,4 dollari al barile. Le prospettive di evoluzione del prezzo per i prossimi mesi rimangono tuttavia orientate al rialzo.
Secondo i dati del Central Plan Bureau il commercio mondiale ha segnato
un’accelerazione a marzo (+1,5%) supportato dall’andamento positivo degli scambi in volume per le economie emergenti (+3,2%)”. È quanto riporta l’Istat nella nota mensile pubblicata sul proprio sito.

 

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