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La corruzione tra realtà e rappresentazione, l’indagine Eurispes

Secondo il rapporto Eurispes sul tema, i livelli percepiti sono superiori a quelli effettivi
di Redazione

Secondo il rapporto Eurispes La corruzione tra realtà e rappresentazione. Ovvero come si piò alterare la reputazione di un Paese, che rilegge gli indici internazionali sul tema, i livelli di corruzione percepiti in Italia sono superiori a quelli effettivi e questa rappresentazione distorta e ancor più negativa può avere effetti svantaggiosi per l’economia del paese.

Come sostiene la Banca Mondiale, secondo cui la corruzione sia il maggior ostacolo allo sviluppo economico e sociale di un paese. Dall’analisi effettuata dall’Istituto di ricerca partendo dagli indici internazionali riguardo la trasparenza, la libertà e la competitività emerge che l’Italia occupa sempre posizioni che poco convengono ad uno stato democratico e potenza mondiale, ma questi sono principalmente indicatori soggettivi che quindi tengono conto della percezione che i cittadini hanno del paese.

A conferma di ciò, secondo l’Ocse l’Italia è il paese con la più alta percentuale di corruzione percepita tra gli stati membri, circa il 90%, dato simile a quello emerso nella graduatoria, che ci vede alla 69esima posizione, del Transparency International, associazione contro la corruzione, secondo cui, sulla base del Corruption Perception Index, l’85% della popolazione italiana è convinto che le Istituzioni e i politici siano corrotti. Ma, sempre secondo l’associazione, alla domanda rivolta ad un campione di cittadini, se nell’ultimo anno avessero assistito direttamente o indirettamente tramite familiari a episodi o casi di corruzione, la risposta è risultata in linea con gli altri paesi economicamente sviluppati.

Questo fenomeno è detto “sindrome del Botswana” che descrive la tendenza ad assimilare l’Italia a paesi che dal punto di vista economico, del benessere e dello sviluppo sociale sono difficilmente assimilabili al nostro. La mancanza di una testimonianza empirica diretta del fenomeno corruttivo che emerge dalla domanda posta dal Transparency International potrebbe però essere associato anche alla difficoltà nel definire quando un episodio sia corruzione o meno. Secondo l’Eurispes emerge quindi la necessità di un indicatore composito che sappia ridefinire gli standard e le variabili degli indici internazionali.

 

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