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Produzione industriale: -5,5% su base annua

I dati Istat: sul mese la diminuzione è dello 0,8%, nel complesso del IV trimestre -1,1%

di Redazione

Ulteriore segnale del rallentamento dell’Italia: la produzione industriale – indicatore molto importante per misurare lo stato di salute di un’economia – frena a dicembre, secondo le stime Istat, diminuendo dello 0,8% rispetto a novembre, mentre nel complesso del quarto trimestre il livello della produzione registra una flessione dell’1,1% rispetto ai tre mesi precedenti. In termini tendenziali il calo è stato del 5,5%.

Nella media del 2018 la produzione è cresciuta dello 0,8%

Nella media del 2018 la produzione è cresciuta dello 0,8% rispetto all’anno precedente. «Dopo il punto di massimo di dicembre 2017 – è il commento dell’Istat –, in tutti i trimestri del 2018 la produzione ha registrato, al netto della stagionalità, flessioni congiunturali, con un calo più marcato nell’ultimo trimestre. Ciononostante, nel complesso dell’anno i livelli produttivi risultano in moderata crescita, grazie all’effetto di trascinamento dovuto al positivo andamento dell’anno precedente. Sempre in media annua, si rileva una dinamica positiva per i beni strumentali e per quelli di consumo, mentre sono in flessione i beni intermedi e l’energia».

L’indice destagionalizzato mensile mostra un lieve aumento congiunturale solo nel comparto dei beni intermedi (+0,1%); diminuiscono invece in misura marcata i beni di consumo (-2,9%) e l’energia (-1,5%) mentre i beni strumentali registrano una variazione nulla. Gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano a dicembre 2018 un’accentuata diminuzione tendenziale per i beni di consumo (-7,2%) e per i beni intermedi (-6,4%); diminuzioni più contenute si osservano per l’energia (-4,4%) e per i beni strumentali (-3,5%). Tutti i principali settori di attività economica registrano variazioni tendenziali negative. Le più rilevanti sono quelle dell’industria del legno, della carta e stampa (-13,0%), delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-11,1%) e della fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (-7,9%).

(fonte: Istat)

 

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