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Cresce il consumo di alcolici tra i più giovani

Lo rivelano i dati raccolti da diversi organismi. A preoccupare, poi, è il cosiddetto “binge-drinking”, che consiste nell’assumere molto alcol in un lasso di tempo breve per raggiungere lo stato di ebbrezza
di Redazione

Il problema, che come tale va risolto, non è circoscritto alle feste natalizie, appena finite: in Italia, sempre più giovani abusano di bevande alcoliche, tanto da rischiare in alcuni casi anche il coma etilico.

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, 850.000 giovani al di sotto dell’età legale consumano bevande alcoliche. A questo (preoccupante) dato se ne aggiunge un secondo, altrettanto grave: la prima bevanda alcolica viene consumata da giovanissimi. Circa il 20% dei ragazzi tra gli 11 e i 13 anni ha assunto dell’alcol nel corso dell’anno.

Ma la fotografia dell’Osservatorio Nazionale Alcol dell’Iss mostra che i casi di binge drinking, l’assunzione di molti bicchieri in un lasso di tempo breve finalizzato al raggiungimento dello stato di ebbrezza, sono drammaticamente in aumento, basti pensare che, nel 2018 dei circa 39.000 casi di intossicazioni dall’alcol registrati in Pronto Soccorso, il 17% riguardava ragazzini sotto i 14 anni.

Ma il fenomeno è in aumento anche tra gli adolescenti, secondo i dati, il 40% dei 15enni italiani – percentuale leggermente più alta tra i maschi – beve almeno cinque drink con l’obiettivo di ubriacarsi. Mentre, più in generale, in una serata tipica, in media il 35,7% dei giovani dichiara di consumare 1-2 bicchieri; il 27,8% da 3 a 5 bicchieri e il 20% circa beve oltre 6 bicchieri in un’unica occasione. 

Il dato preoccupa soprattutto perché per i ragazzi così giovani non è solo il binge drinking e l’abuso concentrato in una serata e gli immediati effetti ad essere negativi, ma, secondo gli esperti, fino ai 25 anni qualsiasi consumo settimanale di alcol provoca conseguenze dannose a lungo termine, poiché il dosaggio rimane nell’organismo molto più rispetto ad un adulto.

Oltre che aumentare la predisposizione alla dipendenza in futuro, l’uso eccessivo di alcol durante l’adolescenza può influire negativamente sullo sviluppo cerebrale, causando perdita di memoria e nella fascia di età 15-30, più del 30% del carico di malattia nei maschi e circa il 14% nelle femmine è attribuibile all’alcol. Inoltre, in Italia, l’alcol è la prima causa di mortalità prematura, a seguito di incidenti stradali.

In generale, secondo l’indagine Istat sul consumo di alcol in Italia, nel 2018 il 66,8% della popolazione di 11 anni e più ha bevuto almeno una bevanda alcolica nell’anno, dato in aumento rispetto al 65,4% del 2017. Osservando la serie storica, se in dieci anni è diminuito il numero dei bevitori giornalieri, è contestualmente aumentata la percentuale dei consumatori occasionali che bevono fuori dai pasti.

 

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